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Conclave, “sarà Chiesa sinodale” il commento del vaticanista Antonio Pelayo

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st peter's sq Diritti d'autore  Copyright 2024 The Associated Press. All rights reserved
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Di Giorgia Orlandi
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Secondo il vaticanista Antonio Pelayo, il nome del cardinale Parolin è tra i più solidi, ma ci sono anche altri candidati come Tagle. Pelayo esclude colpi di scena e sottolinea che la Chiesa continuerà sulla linea di Francesco, verso un modello più sinodale attento ai bisogni della gente

“I nomi ci sono”

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È il giorno del Conclave: i cardinali che provano a convergere su una lista di candidati da votare. “Il nome di Parolin, secondo me è una candidatura molto solida, ma ce ne sono altre”, spiega ad Euronews Antonio Pelayo, “c’è anche Tagle il cardinale Filippino, ma non dimentichiamo che ci sono anche altri Filippini, i nomi non mancano ma bisogna aspettare”.

Ancora non è chiaro quante saranno le votazioni totali prima di arrivare alla fatidica fumata bianca e quindi si possono fare solo supposizioni. C’è chi dice sarà una questione di ore, chi invece parla di un nome che potrebbe essere scelto nella giornata di venerdì.

"Una Chiesa che abbandona il modello piramidale"

Sul riflesso che i nomi dei candidati fatti in queste ore potrebbe avere sulla Chiesa del futuro, Pelayo non ha dubbi: non prevede sorprese dell’ultima ora. Alcuni dei cambiamenti impressi da Bergoglio, dice, non verranno toccati.

Sarà una “Chiesa sinodale” racconta, una Chiesa orizzontale che abbandona il modello piramidale. “Non sarà né di destra né di sinistra né retrograda, né avanzata. La Chiesa è universale ed essendo tale si deve adattare alla cultura di ogni paese. Ma sarà molto attenta ai bisogni della gente”.

A favore della Pace

Intanto in un comunicato divulgato dalla Santa Sede prima dell'inizio del Conclave, i cardinali fanno sapere di essere "rammaricati per il fatto che non si sono registrati progressi per favorire i processi di pace in Ucraina e in Medio Oriente.

Un messaggio denso di significati e coerente con il messaggio di Francesco, il cui Pontificato si è speso in appelli per favorire i negoziati e la cessazione delle ostilità. Una pace si legge nella dichiarazione, "a lungo desiderata dal mondo intero".

 

 

 

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