Mentre si celebra la Giornata del Lavoro, i dati Eurostat mostrano che gli infortuni sul lavoro sono diminuiti del 5% tra il 2017 e il 2022. Più di un terzo dei Paesi europei non soddisfa più lo standard di un ispettore del lavoro ogni 10mila lavoratori
Secondo gli ultimi dati Eurostat, nel 2022 nell’Unione europea si sono verificati 2,97 milioni di infortuni sul lavoro non mortali e 3.286 quelli mortali. Il rapporto è di circa 905 incidenti non mortali per ogni incidente mortale.
Rispetto al 2017, si è registrato un calo del 4,6 per cento degli infortuni.
Gli uomini hanno avuto maggiori probabilità rispetto alle donne di subire un incidente sul lavoro. Nel 2022, circa due infortuni non mortali su tre nell’Ue hanno coinvolto uomini.
Tra il 2021 e il 2022, gli infortuni sul lavoro non mortali che hanno coinvolto uomini nei Paesi del blocco sono diminuiti di 519 unità. Tuttavia, il numero è aumentato per le donne, con 87.929 incidenti in più segnalati.
I numeri degli infortuni nell'Ue
Il settore manifatturiero ha registrato il maggior numero di infortuni nel 2022, pari al 18 per cento del totale, seguito dalle attività sanitarie e sociali (15,8 per cento) e dalle costruzioni (12,2 per cento).
In tutta l’Ue, nel 2022 si sono verificati 1,66 infortuni mortali ogni 100mila occupati.
Il tasso più alto di infortuni mortali sul lavoro tra i Paesi dell’Ue è stato registrato a Malta, con 5,28 decessi ogni 100mila occupati, seguita da Francia e Bulgaria. Al contrario, i tassi più bassi sono stati rilevati nei Paesi Bassi, in Grecia, Germania, Svezia e Irlanda.
Nel 2022 si sono verificati 1.506 infortuni non mortali ogni 100mila occupati nell’UE. Danimarca, Francia, Portogallo e Spagna hanno registrato i tassi più alti di infortuni non mortali. Nel frattempo, Romania e Bulgaria hanno segnalato i tassi più bassi, con meno di 100 infortuni non mortali ogni 100mila occupati.
Le ferite e lesioni superficiali, insieme a lussazioni, distorsioni e stiramenti, sono stati gli infortuni più comuni. Seguono commozioni cerebrali, lesioni interne e fratture ossee.
Il ruolo degli ispettori del lavoro
Gli ispettori del lavoro possono svolgere un ruolo fondamentale nella promozione di ambienti di lavoro sicuri e nel garantire condizioni dignitose per tutti i lavoratori.
Secondo i dati dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (Ilostat), il numero di questi professionisti è diminuito a livello globale tra il 2009 e il 2022, mentre l’occupazione è aumentata.
Una ricerca della Confederazione Europea dei Sindacati (Ces), condotta nel 2021, ha rilevato che più di un terzo dei Paesi europei non soddisfa più lo standard Oil di un ispettore ogni 10mila lavoratori.
Secondo gli ultimi dati Ilostat, la Germania conta 6.009 ispettori del lavoro, la Francia 2.175 e la Spagna 2.115.
“In alcuni contesti, anche il tipo di contratto, lo status e le condizioni di lavoro degli ispettori stanno peggiorando, portando a una dequalificazione spesso accompagnata da tagli alle attrezzature e alle risorse materiali, che incidono sull’efficacia dell’ispettorato”, ha dichiarato Ilostat.