Il presidente turco ha dichiarato che la sicurezza europea è "impensabile senza la Turchia". I commenti arrivano dopo che la Casa Bianca ha avvertito che il continente deve occuparsi della propria sicurezza
Il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan ha cercato di posizionare il suo Paese come un punto di stabilità in un mondo sempre più tumultuoso, affermando che la Turchia è essenziale per la sicurezza europea.
Erdoğan ha anche detto che la Turchia è in grado di superare le divisioni geopolitiche sull'Ucraina, la Siria e la recente ondata di dazi statunitensi che ha scatenato una guerra commerciale globale.
Il presidente turco, intervenuto al Forum annuale della diplomazia di Antalya, è sotto pressione in patria a cause delle proteste contro l'incarcerazione del suo principale rivale politico, il sindaco di Istanbul Ekrem İmamoğlu.
"È diventato chiaro ancora una volta che la sicurezza europea è impensabile senza la Turchia. La Turchia è pronta ad assumersi la responsabilità della sicurezza europea anche in futuro", ha detto Erdoğan all'apertura del raduno di tre giorni.
Mentre le relazioni transatlantiche si raffreddano sotto l'amministrazione Trump, la Turchia, membro della Nato, che ha il secondo esercito dell'alleanza e un'industria della difesa ben sviluppata, sta cercando un ruolo più ampio.
La Casa Bianca ha avvertito che il continente deve occuparsi della propria sicurezza, compresa l'Ucraina, e finora non ha mostrato alcuna volontà di sostenere una forza in gran parte europea in Ucraina di fronte all'ostilità russa.
La Turchia è emersa come un mediatore chiave nella regione del Mar Nero, preservando le relazioni sia con l'Ucraina che con la Russia. Erdoğan e Trump hanno entrambi parlato del loro stretto rapporto personale.
"Credo che le nostre relazioni con gli Stati Uniti fioriranno in ogni campo durante il secondo mandato del presidente Trump, anche grazie al contributo della nostra stretta amicizia con lui", ha detto il presidente turco a una platea di leader mondiali e diplomatici.
Per quanto riguarda i dazi di Trump, Erdoğan ha auspicato un esito positivo per la Turchia, che è stata inserita nella tariffa di base del 10%.
"Stiamo facendo del nostro meglio per evitare che l'accesa competizione commerciale sulle tariffe doganali diventi distruttiva", ha dichiarato Erdoğan. "La Turchia sarà uno dei vincitori di questo processo".
Il ruolo della Turchia in Siria dopo Assad
La Turchia è un attore influente anche nella vicina Siria, dove i gruppi ribelli da lei sostenuti durante la guerra civile hanno preso il potere lo scorso dicembre.
Tuttavia, la caduta del presidente di lunga data Bashar Al-Assad ha aggravato le relazioni già tese tra Turchia e Israele, con i loro interessi contrastanti che spingono le relazioni verso una possibile rotta di collisione.
Quando il mese scorso Trump ha ospitato a Washington il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, gli ha consigliato di essere "ragionevole" nei suoi rapporti con Ankara.
Erdoğan ha dichiarato al forum di Antalya: "Siamo in uno stato di comprensione e di stretto dialogo con gli attori influenti della regione, specialmente Trump e Putin, per preservare l'integrità territoriale della Siria".
Il nuovo presidente siriano, Ahmed al-Sharaa, sedeva a soli due posti di distanza da Erdoğan.
In un apparente avvertimento, Erdoğan ha detto che "nessuno dovrebbe fraintendere la nostra freddezza e la nostra posizione di risolvere le questioni attraverso il dialogo".
Il presidente, critico delle operazioni militari di Israele a Gaza, si è anche soffermato sull'uccisione di civili nell'enclave. "Anche se è in guerra, uno Stato legittimo agisce così? Non si chiama forse terrorismo di Stato? Ecco perché Israele è uno Stato terrorista", ha affermato Erdoğan.