L'ex presidente tedesco Christian Wulff ha partecipato domenica all'evento di commemorazione dell'80esimo anniversario della liberazione del campo di concentramento nazista di Buchenwald, in Turingia. Wulff ha messo in guardia dalla retorica radicale della nuova destra tedesca ed europea
Domenica si è tenuta a Weimar, in Turingia, una delle commemorazioni previste per in Germania in questi giorni per l'80esimo anniversario della liberazione del campo di concentramento nazista di Buchenwald, avvenuta l'11 aprile del 1945.
Alla cerimonia, con decine di persone tra cui dei sopravvissuti, è intervenuto l'ex presidente federale Christian Wulff che ha messo in guardia dalla "radicalizzazione e dallo spostamento a destra a livello mondiale".
"Abbiamo una responsabilità permanente, continua, eterna, perché non si deve permettere al male di prevalere di nuovo", ha esortato Wulff, un conservatore moderato che è stato in carica tra il 2010 e il 2012.
Quante persone morirono a Buchenwald
Il campo di concentramento di Buchenwald fu istituito nel 1937. Più di 55mila dei quasi 300mila detenuti nel campo e nelle strutture annesse furono uccisi dai nazisti o morirono a causa della fame o di esperimenti medici.
La cerimonia è stata preceduta da una polemica dell'Ambasciata di Israele in Germania che si è opposta a un intervento del filosofo Omri Boehm, nipote di un sopravvissuto all'Olocausto e noto critico del governo israeliano e della guerra a Gaza, che ha spinto gli organizzatori a modificare il programma.
Il governatore della Turingia, Mario Voigt, ha definito Buchenwald un "luogo di disumanizzazione sistematica" e ha detto che tutto ciò che accadeva nel campo di sterminio era "progettato per spezzare lo spirito e la dignità umana".
Naftali Fürst, 92 anni, un sopravvissuto all'Olocausto internato per tre anni nel campo, ha parlato alla cerimonia di deposizione della corona di fiori tenutasi nell'ex area dell'appello del campo.
"Ormai siamo rimasti in pochi. Presto passeremo a voi il testimone della memoria per sempre. Così facendo, vi affidiamo una responsabilità storica", ha detto Fürst rivolgendosi ai presenti, "ricordate a nome nostro ciò che avete imparato da noi. Perché voi siete i testimoni dei testimoni".