I Verdi in Germania hanno fatto sapere che voteranno contro il pacchetto normativo che dispone lo stanziamento di nuovi fondi per la difesa e per le infrastrutture
I Verdi non sono disposti ad approvare lo stanziamento dei miliardi di euro necessari per alimentare i fondi speciali per la difesa e le infrastrutture, concordati tra Cdu/Csu e Spd. Katharina Dröge, presidente del gruppo parlamentare ecologista al Bundestag, e Britta Haßelmann, co-presidente, hanno spiegato di aver raccomandato ai propri deputati di votare contro il provvedimento, la cui approvazione prevede anche una modifica alla Costituzione, necessaria per cambiare le disposizioni in materia di contenimento del debito pubblico.
Senza i voti dei deputati ecologisti è difficile che si possa approvare il pacchetto
La leader del partito, Franziska Brantner, ha chiesto infatti una riforma di ampio respiro proprio sulla questione del debito. La posizione dei Verdi potrebbe risultare dirimente poiché la modifica costituzionale necessita di una maggioranza dei due terzi al Bundestag, la camera bassa tedesca. La stessa Bratner ha inoltre accusato conservatori e socialdemocratici di aver inserito nel pacchetto agevolazioni fiscali e norme sul gasolio agricolo (parlando di "regali elettorali"), senza che siano invece stati indicati impegni in materia di finanziamenti per la mitigazione dei cambiamenti climatici.
Nei colloqui esplorativi per la formazione di una coalizione di governo, i tre partiti hanno concordato sulla possibilità di aumentare la spesa per la difesa e di creare un fondo speciale da 500 miliardi di euro finanziato tramite l'emissione di titoli di debito, dedicato alle infrastrutture.
Le modifiche alla Costituzione dovrebbero essere approvate il 18 marzo
Le proposte di modifica dela Costituzione devono essere discussi a partire dal 13 marzo e approvati dal Bundestag il 18 marzo. L'opposizione dei Verdi rappresenta tuttavia uno scoglio probabilmente insormontabile, a meno che Cdu/Csu e Spd non accettino di rivedere il pacchetto normativo per venire incontro alle richieste degli ecologisti.