L'ultimo atto della visita di Papa Francesco in Corsica è stato il colloquio a porte chiuse in una sala privata dell’aeroporto di Ajaccio con il presidente francese Emmanuel Macron
"Spes", il titolo del Giubileo che inizierà il 24 dicembre, e "Pace". Sono queste le parole scelte da Papa Francesco per la messa di domenica in Place d’Austerlitz ad Ajaccio, in Corsica. La prima sulla seduta di Bergoglio, la seconda a sovrastare il palco allestito sotto la statua di Napoleone Bonaparte. In questo luogo, secondo quanto si narra, Napoleone si recava da bambino, sognando un destino di grandezza. L'altare richiamava invece una barca con la scritta Stella Maris 2024. Migliaia di fedeli hanno partecipato alla Messa della III domenica d'Avvento.
Quello di Francesco è il 47esimo viaggio apostolico all’estero, il terzo in Francia, e la prima volta che un Pontefice si reca sull'isola francese.
Tra i temi della visita la proposizione di un modello popolare di evangelizzazione per il Vecchio Continente e la situazione dell’area mediterranea a livello di immigrazione e apertura al dialogo. "Vi porto nei miei ricordi, vi assicuro delle mie preghiere. Il Signore conceda al vostro Paese prosperità, unità e concordia. Invoco volentieri sulla Nazione inglese le benedizioni di Dio". Così Papa Francesco in un telegramma inviato al presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron dopo la visita in Corsica.
Papa Francesco in Corsica: l'incontro con Macron all'aeroporto di Ajaccio
''È un grande onore per la città di Ajaccio, per la Corsica e per la Francia accoglierla''. Sono state le parole del presidente francese Emmanuel Macron al Papa all'aeroporto di Ajaccio dove si sono salutati nel tardo pomeriggio di domenica con un caloroso abbraccio. Macron ha donato a Bergoglio un libro sulla cattedrale di Notre Dame inaugurata una settimana fa: Francesco era stato invitato all'inaugurazione ma non è andato. Il colloquio tra il Pontefice e il presidente francese si è svolto a porte chiuse in una sala privata dell’aeroporto "Napoleon Bonaparte" di Ajaccio.
La Corsica si distingue dal resto della Francia come una regione particolarmente devota, la maggior parte degli abitanti è cattolica e le confraternite attirano sempre più giovani perché un luogo di convivialità e anche di solidarietà. Sull'isola sono circa 80 le associazioni laiche dedite ad opere di carità o di pietà, con migliaia di iscritti.
Papa: ucraini e russi fratelli, si intendano per la pace
"A volte vengono nelle udienze bambini ucraini, questi bambini hanno dimenticato il sorriso. Per favore pensiamo a questi bambini nelle terre di guerra - ha detto Papa Francesco nel corso dell'omelia di domenica ad Ajaccio -. Purtroppo sappiamo bene che non mancano tra le nazioni gravi motivi di dolore: miseria, guerre, corruzione, violenza. La Parola di Dio, però, ci incoraggia sempre. Davanti alle devastazioni che opprimono i popoli, la Chiesa annuncia una speranza certa, che non delude, perché il Signore viene ad abitare in mezzo a noi. E allora il nostro impegno per la pace e la giustizia trova nella sua venuta una forza inesauribile".
Durante l'Angelus Francesco ha chiesto alla "Madunnuccia", venerata in Corsica, di intercedere per la pace. "Da quest'Isola del Mediterraneo, eleviamo a lei la supplica per la pace: pace per tutte le terre che si affacciano su questo Mare, specialmente per la Terra Santa dove Maria ha dato alla luce Gesù. Pace per la Palestina, per Israele, per il Libano, per la Siria, per tutto il Medio Oriente! Pace per il Myanmar. E la Santa Madre di Dio ottenga la sospirata pace per il popolo ucraino e il popolo russo. Sono fratelli, sono cugini, che si intendano. La guerra è sempre una sconfitta. Pace", è stato l'appello di Papa Francesco.