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Georgia: quarta notte di proteste dopo la sospensione dei colloqui di adesione all'Ue

Dimostranti usano petardi contro la polizia durante una manifestazione a Tbilisi, 2 dicembre 2024
Dimostranti usano petardi contro la polizia durante una manifestazione a Tbilisi, 2 dicembre 2024 Diritti d'autore  Zurab Tsertsvadze/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Zurab Tsertsvadze/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
Di Euronews Agenzie: AP
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Almeno 44 persone sono state ricoverate in ospedale dopo gli scontri sempre più violenti tra polizia e manifestanti. La Presidente Salome Zourabichvili afferma che non si dimetterà alla scadenza del suo mandato

Quarta notte consecutiva di proteste in tutta la Georgia contro la decisione del governo di sospendere i colloqui di adesione all'Unione europea.

Almeno 44 persone sono state ricoverate in ospedale dopo gli scontri sempre più violenti: il ministero dell'Interno ha dichiarato che si tratta di 27 manifestanti, 16 agenti di polizia e un operatore dei media.

Decine di migliaia di manifestanti, per lo più radunati fuori dal Parlamento nella capitale Tbilisi, hanno lanciato pietre e fuochi d'artificio contro squadre di agenti di polizia.

Un manifestante usa petardi contro la polizia durante una manifestazione a Tbilisi, Georgia, 2 dicembre 2024
Un manifestante usa petardi contro la polizia durante una manifestazione a Tbilisi, Georgia, 2 dicembre 2024 Zurab Tsertsvadze/Copyright 2024 The AP. All rights reserved

Gli agenti di polizia hanno usato cannoni ad acqua, gas lacrimogeni e spray al peperoncino nel tentativo di disperdere la folla.

Il primo ministro Irakli Kobakhidze ha avvertito che "qualsiasi violazione della legge sarà affrontata con il pieno rigore della legge".

"Non sfuggiranno alle loro responsabilità nemmeno quei politici che si nascondono nei loro uffici e sacrificano i membri dei loro gruppi violenti a punizioni severe", ha dichiarato durante un briefing domenica.

Il premier ha tuttavia insistito sul fatto che l'integrazione europea della Georgia non sia stata interrotta: "L'unica cosa che abbiamo respinto è il ricatto vergognoso e offensivo, che è stato, di fatto, un ostacolo significativo all'integrazione europea del nostro Paese".

Georgia: le elezioni parlamentari contestate

I disordini sono iniziati quattro giorni fa quando il governo, guidato dal partito populista Sogno georgiano, ha annunciato di voler sospendere i colloqui di adesione all'Ue almeno fino al 2028.

La decisione è in risposta a una risoluzione del Parlamento europeo che criticava le elezioni parlamentari del 26 ottobre, che hanno visto la rielezione di Sogno Georgiano, come non libere né regolari.

Secondo la risoluzione, le elezioni hanno rappresentato un'altra manifestazione del continuo regresso democratico della Georgia "di cui il partito Sogno Georgiano al governo è pienamente responsabile".

Gli osservatori internazionali affermano di aver riscontrato casi di violenza, corruzione e doppio voto alle urne, spingendo alcuni legislatori dell'Ue a chiedere nuove elezioni.

Domenica il capo della politica estera europea Kaja Kallas e il commissario per l'allargamento Marta Kos hanno rilasciato una dichiarazione congiunta sulla decisione di sospendere i negoziati di adesione.

"Notiamo che questo annuncio segna un cambiamento rispetto alle politiche di tutti i precedenti governi georgiani e alle aspirazioni europee della grande maggioranza del popolo come sancito dalla Costituzione della Georgia", si legge nella dichiarazione.

L'Ue ha concesso alla Georgia lo status di candidato nel dicembre 2023, a condizione che il Paese soddisfi le raccomandazioni del blocco, ma Bruxelles ha sospeso il processo all'inizio dell'anno dopo l'approvazione di una controversa legge sull'"influenza straniera" che è stata ampiamente vista come un colpo alle libertà democratiche.

I critici hanno anche accusato Sogno Georgiano di essere diventato sempre più autoritario e di essere vicino a Mosca. Il partito ha recentemente approvato leggi simili a quelle utilizzate dal Cremlino per reprimere la libertà di parola e i diritti delle persone LGBTQ+.

La fine del mandato della presidente pro-Ue

Nel frattempo Kobakhidze ha dichiarato che la presidente Salome Zourabichvili deve lasciare il suo posto quando il suo mandato scadrà alla fine del mese.

Il capo di Stato filo-Ue ha giurato di rimanere a sostegno dei manifestanti e afferma che il governo "illegittimo" non ha l'autorità di scegliere il suo successore.

In un'intervista a Euronews, Zourabichvili ha dichiarato che la portata delle proteste in Georgia è senza precedenti, soprattutto perché si sono diffuse oltre il centro politico di Tbilisi.

"Ogni giorno c'è più gente per le strade. E soprattutto, nel Paese sta crescendo un vero e proprio dissenso. Nelle istituzioni statali, dove le persone si dimettono, protestano o firmano petizioni - ha detto la presidente georgiana -. Stiamo affrontando qualcosa di molto nuovo che sta accadendo anche a livello geopolitico dove la Russia, non avendo vinto facilmente sull'Ucraina negli ultimi due anni e mezzo, sta ora cercando di conquistare l'Unione europea con una guerra elettorale".

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