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Borrell: "Il cessate il fuoco è essenziale per il futuro del Medio Oriente"

Josep Borrell
Josep Borrell Diritti d'autore  Geert Vanden Wijngaert/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Geert Vanden Wijngaert/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
Di David O'Sullivan
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Il rappresentante uscente dell’UE per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza era sabato a Cipro per incontrare organizzazioni della società civile israeliana e palestinese impegnate a promuovere una soluzione per avere due Stati, nota come l’Iniziativa di Ginevra

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Il rappresentante uscente dell’Unione europea per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, Josep Borrell, ha partecipato sabato a Cipro a una conferenza organizzata da associazioni della società civile israeliana e palestinese, promotrici della soluzione a due Stati nota come l’Iniziativa di Ginevra.

Borrell, intervenendo come invitato speciale, ha ribadito la necessità di una soluzione che preveda la creazione di uno Stato palestinese indipendente, elogiando il lavoro delle organizzazioni presenti. “I vostri sforzi, talvolta fraintesi all’interno delle stesse comunità, rappresentano un passo importante per superare l’attuale crisi,” ha dichiarato.

"Il prezzo dell’assenza di pace è esorbitante"

Nel suo intervento, Borrell ha sottolineato l’urgenza di un cessate il fuoco immediato a Gaza: “Il prezzo della mancanza di pace in Medio Oriente è diventato esorbitante, non solo per chi muore sotto le bombe, ma per tutta la regione e forse per il mondo intero. L’inazione non è un’opzione. Aspettare e osservare non è politica. Non possiamo continuare a rispondere agli stessi problemi sempre nello stesso modo, senza trovare soluzioni.”

Il diplomatico europeo ha inoltre lodato il valore simbolico del dialogo tra israeliani e palestinesi presenti all’evento: “Il fatto che queste due comunità si riuniscano e provino a immaginare un superamento dell’attuale situazione ha un significato profondo. Ho scelto di essere qui, e non a Bruxelles, perché voi siete dalla parte giusta della storia”, ha aggiunto.

Critiche all’Ungheria per l’invito a Netanyahu

Interpellato sulla controversa decisione del Primo Ministro ungherese Viktor Orbán di invitare Benjamin Netanyahu a visitare l’Ungheria, nonostante il mandato d’arresto emesso dalla Corte Penale Internazionale (ICC), Borrell ha risposto con fermezza: “Essere membri dell’Unione Europea significa rispettare le decisioni della corte.”

Un viaggio nel cuore della crisi in Medio Oriente

Dopo il suo intervento a Cipro, Borrell si recherà domenica in Libano per colloqui bilaterali con rappresentanti politici locali e delle Nazioni Unite. La visita, secondo un comunicato dell’UE, sarà un’occasione per discutere di un possibile cessate il fuoco sostenibile a Gaza e in Libano, oltre a un processo di pace a lungo termine basato sulla soluzione a due Stati.

La missione si svolge in un contesto segnato dalla crisi umanitaria a Gaza e dall’escalation militare in Libano. Nei giorni precedenti, Borrell aveva visitato la Giordania, sottolineando il bisogno di “pieno sostegno” al Paese nei suoi sforzi per promuovere la stabilità e la pace nella regione.

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