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Decine di morti a Gaza, il Papa: "Indagare se è in atto un genocidio"

Fumo da un edificio colpito da un attacco aereo israeliano a Tiro, nel sud del Libano, sabato 16 novembre 2024. (Foto AP/Mohammed Zaatari)
Fumo da un edificio colpito da un attacco aereo israeliano a Tiro, nel sud del Libano, sabato 16 novembre 2024. (Foto AP/Mohammed Zaatari) Diritti d'autore  Mohammed Zaatari/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Mohammed Zaatari/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
Di Daniel Bellamy Agenzie: AP
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Gli attacchi israeliani nella Striscia durante la notte hanno ucciso 12 persone. Nel nord dell'enclave ci sarebbero oltre settanta vittime dopo un attacco domenica mattina. Il Papa chiede lo stop della guerra e indagini sulle accuse di genocidio a Gaza

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Continui attacchi di Israele sulla Striscia di Gaza tra sabato e domenica. La notte scorsa sei persone sono morte a Nuseirat e altre quattro a Bureij, due campi profughi costruiti nel centro di Gaza. Altre due persone sono state uccise in un attacco sulla principale autostrada nord-sud di Gaza, secondo l'Ospedale dei Martiri di Al-Aqsa nella città centrale di Deir al-Balah, che ha ricevuto tutti i 12 corpi. L'emittente panaraba Al Jazeera riporta che almeno 72 persone sono invece morte durante un attacco contro Beit Lahia, nella parte settentrionale dell'enclave palestinese.

Il Papa: "Indagare se genocidio a Gaza"

"A detta di alcuni esperti, ciò che sta accadendo a Gaza ha le caratteristiche di un genocidio. Bisognerebbe indagare con attenzione per determinare se s'inquadra nella definizione tecnica formulata da giuristi e organismi internazionali. Dobbiamo coinvolgere i Paesi d'origine dei maggiori flussi migratori in un nuovo ciclo virtuoso di crescita economica e di pace che includa l'intero pianeta", lo ha scritto Papa Francesco nel suo ultimo libro 'La speranza non delude mai. Pellegrini verso un mondo migliore', che sarà pubblicato nei prossimi giorni in occasione del Giubileo.

Attacchi aerei israeliani in Libano contro sette edifici

In Libano, aerei da guerra israeliani hanno bombardato i sobborghi meridionali di Beirut dopo che l'Idf aveva avvertito la popolazione di evacuare almeno sette edifici. Il gruppo militante Hezbollah ha una forte presenza nell'area di Dahiyeh. I media locali hanno riferito che le campane delle chiese hanno suonato nell'area e nei dintorni per allertare i residenti. Non ci sono state notizie immediate di vittime.

La residenza del primo ministro israeliano attaccata con razzi di segnalazione

La polizia israeliana ha arrestato tre sospetti dopo che sabato sono stati lanciati razzi contro la residenza privata del primo ministro Benjamin Netanyahu nella città costiera di Cesarea.

Netanyahu e la sua famiglia non si trovavano nella residenza quando sono stati lanciati due razzi nella notte e non ci sono stati feriti, hanno dichiarato le autorità. Un drone lanciato da Hezbollah ha colpito la residenza il mese scorso, sempre quando Netanyahu e la sua famiglia erano fuori casa.

La polizia non ha fornito dettagli sui sospetti dietro i razzi, ma i funzionari hanno indicato i critici politici interni di Netanyahu. Il presidente israeliano, Isaac Herzog ha condannato l'incidente e ha messo in guardia da "un'escalation di violenza nella sfera pubblica".

Il ministro della Giustizia Yariv Levin ha approfittato dell'attentato per chiedere un rilancio dei suoi piani di revisione del sistema giudiziario israeliano, che prima della guerra avevano scatenato mesi di proteste di massa. "È giunto il momento di fornire pieno sostegno al ripristino del sistema giudiziario e delle forze dell'ordine, e di porre fine all'anarchia, alla furia, al rifiuto e ai tentativi di danneggiare il primo ministro", ha dichiarato in un comunicato.

I sostenitori hanno affermato che le modifiche al sistema giudiziario mirano a rafforzare la democrazia, circoscrivendo l'autorità dei giudici non eletti e trasferendo maggiori poteri ai funzionari eletti. Gli oppositori vedono la revisione come una presa di potere da parte di Netanyahu, che è sotto processo per corruzione, e un attacco a un organo di controllo chiave.

Il leader dell'opposizione Yair Lapid ha dichiarato in un post su X di "condannare fermamente" il lancio di razzi contro la casa di Netanyahu e di criticare la proposta di Levin. "Levin dovrebbe andare a casa con il resto di questo governo irresponsabile", ha scritto Lapid. "Non gli permetteremo di trasformare Israele in uno Stato non democratico".

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