Il governo dei Paesi Bassi sta studiando un piano per deportare in Uganda le persone migranti senza diritto all'asilo nei Paesi Bassi
È l'ultima idea per contrastare l'immigrazione irregolare partorita da un governo dell'Unione europea, e l'ha spiegata alla stampa il leader del Partito per la libertà,** la destra radicale olandese. Geert Wilders era a Bruxelles per un incontro del partito dei Patrioti, di cui fanno parte anche la Lega, gli ungheresi di Fidesz e i francesi del Rassemblement National.
"Il mio partito sta valutando, dopo aver visitato l'Uganda, la possibilità di inviare le persone in quel Paese, dopo tutte le procedure previste nei Paesi Bassi, invece di lasciarle in Olanda, spesso illegalmente".
Wilders ritiene che il governo di coalizione olandese, che include il Partito per la Libertà, stia "elaborando piani per rendere la politica sull'immigrazione molto più dura".
L'idea è di deportare in Uganda solo i richiedenti asilo provenienti dai Paesi africani che hanno ricevuto un diniego alla propria richiesta di asilo nei Paesi Bassi. Era stata annunciata il giorno precedente dalla ministra olandese del Commercio estero e della Cooperazione allo sviluppo, Reinette Klever, durante una visita di lavoro in Uganda. Il piano è "nelle sue fasi iniziali", ma il governo ugandese non si oppone e gli verrà offerto in cambio un compenso in denaro.
Applausi dalla destra radicale per l'accordo Italia-Albania
Questo sembra essere uno dei possibili "nuovi modi e soluzioni"** che molti Paesi dell'Ue vorrebbero sviluppare per gestire le migrazioni, come affermato in una lettera inviata alla Commissione europea lo scorso maggio.
Wilders e altri leader dei Patrioti hanno anche elogiato il protocollo Italia-Albania, che consente di alloggiare persone migranti salvate nel Mar Mediterraneo in un centro sul territorio albanese, in attesa che le autorità italiane rispondano alle loro richieste.
Il progetto è partito questa settimana con 16 richiedenti asilo, ma quattro di loro sono stati inviati in Italia (due sono minori e due in cattive condizioni di salute, quindi non idonei alla procedura in Albania).
"Sono orgoglioso di quanto hanno fatto gli italiani", dice Wilders. "È un ottimo esempio, e noi dovremmo prendere esempio".
Pure Viktor Orbán, primo ministro ungherese, ha considerato l'accordo "positivo" mentre Marine Le Pen, presidente del Rassemblement National francese, ha affermato: "tutto ciò che contribuisce a ridurre l'immigrazione irregolare e a gestire i flussi va nella giusta direzione".
Patrioti contro la Commissione europea sull'immigrazione
Marine Le Pen ha anche affermato di non fidarsi dell'Unione europea sulla questione migratoria, mentre invece apprezza quanto stanno facendo alcuni governi nazionali.
La Commissione europea ha di recente proposto dieci punti su cui concentrarsi per affrontare il fenomeno migratorio, tra cui alcuni molto vicini all'approccio della destra radicale: la chiusura di accordi con Paesi non appartenenti all'Ue per non far partire le persone in transito sul loro territorio e l'incremento dei rimpatri dei migranti, anche considerando hub di rimpatrio al di fuori del territorio dell'Unione (su quest'ultimo punto non esiste un modello specifico, ma la proposta olandese di cooperazione con l'Uganda sembra avere le caratteristiche di un hub di rimpatrio).
Ma per i Patrioti non sembra sufficiente. La dichiarazione congiunta rilasciata dopo l'incontro ricorda che "proteggere le frontiere esterne dell'UE è un dovere" e critica la "politica di promozione dell'immigrazione incontrollata" della Commissione europea.
"Per il momento non ho visto molte proposte chiare - ha affermato Le Pen. "Tutte queste rimangono intenzioni vaghe. E ancora una volta, so bene che la Commissione vuole ideologicamente questa immigrazione: non ho fiducia che possa risolvere il problema".
Il suo delfino, Jordan Bardella, che presiede il gruppo parlamentare dei Patrioti, ha invece criticato duramente il Patto migrazioni e asilo, la riforma della politica migratoria dell'Ue approvata in primavera, che deve essere messa in atto gradualmente nei prossimi due anni. "Vogliamo contrastare questo patto, che intende esattamente accelerare la ripartizione dei migranti tra gli Stati membri in seconda linea, come la Francia".
Quello avvenuto alla Maison de Hongrie, edificio di proprietà del governo ungherese, è il primo incontro di questo tipo tra i Patrioti, un partito formato da 11 forze politiche provenienti da diversi Paesi dell'Ue e terza forza dell'Eurocamera. Come ha spiegato a Euronews il suo presidente, l'eurodeputato belga Gerolf Annemans, l'obiettivo è rendere queste riunioni un appuntamento fisso prima di ogni Consiglio europeo.