"È stato uno dei più grandi tentativi di tutti i tempi di colpire Mosca con i droni”, ha commentato il sindaco della Capitale russa, Sergey Sobyanin. Telegram e Whatsapp in panne per qualche ora
PUBBLICITÀLe autorità russe affermano che Mosca ha respinto il più grande attacco di droni ucraini dall'inizio dei combattimenti, due anni e mezzo fa. Nella notte ne sono stati distrutti 45, di cui 11 hanno colpito la regione di Mosca, 23 la regione di Bryansk e sei di Belgorod. Tre sono stati abbattuti sopra Kaluga e due sopra Kursk, secondo il ministero della Difesa russo.
“Questo è stato uno dei più grandi tentativi di tutti i tempi di attaccare Mosca usando i droni”, ha commentato il sindaco di Mosca, Sergey Sobyanin, sul suo canale Telegram. Sobyanin ha detto che tutti i droni sono stati distrutti grazie alle forti difese allestite intorno alla capitale.
Secondo il governatore di Bryansk, Alexander Bogomaz, nella regione si è verificato un attacco “di massa”. 23 droni sono stati intercettati e distrutti. I raid arrivano mentre le forze ucraine continuano a spingersi nella regione occidentale russa di Kursk.
L'Institute for the Study of War (ISW), un think tank con sede a Washington, ha dichiarato nel suo rapporto quotidiano che gli ucraini hanno fatto ulteriori progressi nella loro avanzata in territorio russo.
Altre evacuazioni a Kursk in Russia
Le autorità locali di Kursk dicono che il numero di cittadini fuggiti dalla regione è aumentato ancora, salendo a 122.000 sfollati, partiti da nove regioni di confine dall'inizio dell'incursione. I dati sono stati diffusi dal ministero delle Emergenze russo, che afferma di aver consegnato 12 tonnellate di aiuti umanitari ai residenti di Kurchatov.
“I dipendenti del dipartimento hanno inviato pacchi di cibo alle aree colpite e li hanno trasportati in alloggi temporanei e centri di assistenza umanitaria”, si legge in una dichiarazione ufficiale del ministero. In totale, nella regione di Kursk sono arrivate circa 2.500 tonnellate di aiuti umanitari.
Il 6 agosto, le forze ucraine si sono spinte nella regione, conquistando villaggi e facendo centinaia di prigionieri. L'esercito di Kiev ha colpito i ponti e le attrezzature ingegneristiche russe sul fiume Seym, in un'area a ovest dell'oblast' di Kurst. Ma le conquiste territoriali in questa zona fanno solo in parte da contrappeso all'avanzata russa nella regione ucraina orientale del Donbass.
Sopralluogo alla centrale nucleare di Kursk
L'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (AIEA) sostiene di voler fare un sopralluogo alla centrale nucleare di Kursk, in Russia, alla fine di agosto. Lo ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.
Di recente, Mosca ha accusato Kiev di pianificare un attacco alla centrale di Kursk come parte dell'incursione in corso nella regione russa. Le autorità ucraine hanno respinto le accuse.
Russia, Telegram e Whatsapp a singhiozzo
La Russia afferma che l'interruzione di mercoledì nei servizi di Telegram e Whatsapp sarebbe stata causata da un attacco DDoS (distributed denial-of-service), senza però identificare i responsabili. Il servizio di monitoraggio delle Comunicazioni precisa che l'attacco sarebbe stato respinto e che le app di messaggistica avrebbero ripreso a funzionare normalmente. Secondo i media russi, sono stati colpiti anche altri siti, tra cui Wikipedia e Skype.