Il presidente spagnolo è chiamato a testimoniare di fronte all'Alta Corte di Giustizia di Madrid nel processo contro la moglie il prossimo 30 luglio
PUBBLICITÀIl giudice istruttore Juan Carlos Peinado ha chiamato il presidente del governo spagnolo, Pedro Sánchez, a deporre come testimone il 30 luglio nel processo contro sua moglie, Begoña Gómez.
La Gómez è indagata per presunti reati di corruzione negli affari e traffico di influenze illecite, approfittando della sua posizione per influenzare gli accordi commerciali. L'indagine è stata resa pubblica ad aprile.
L'appuntamento è fissato per il 30 luglio alle ore 11:00, secondo quanto comunicato dall'Alta Corte di Giustizia di Madrid.
L'accusa popolare del partito di estrema destra Vox aveva richiesto la dichiarazione del presidente Sánchez venerdì scorso, dopo che la moglie aveva invocato il suo diritto a non testimoniare.
La legge spagnola sulla procedura penale consente al primo ministro, tra le altre autorità, di testimoniare per iscritto davanti a un giudice quando deve spiegare fatti di cui è venuto a conoscenza nell'esercizio delle sue funzioni.
La testimonianza di Sánchez è "utile e pertinente"
Il giudice Peinado ha applicato un articolo specifico per costringere il presidente a testimoniare di persona, poiché non si tratta di fatti dei quali Sánchez è venuto a conoscenza grazie al suo lavoro a capo del Governo.
“Si ritiene conveniente, utile e pertinente ricevere una dichiarazione dal marito della persona indagata, il signor Pedro Sánchez Pérez-Castejón”, afferma il giudice nella sua sentenza. Sánchez è obbligato a rispondere a tutte le domande contenute nella sua dichiarazione come testimone.
Sánchez ha ripetutamente difeso l'innocenza della moglie e ha definito l'indagine una “campagna diffamatoria” volta a danneggiare il governo di coalizione di sinistra spagnolo, guidato dal suo partito socialista.