L'invasione russa sta distruggendo la cultura sportiva ucraina, impendendo agli atleti di allenarsi con regolarità. Centinaia di impianti sportivi sono inutilizzabili, molti allenatori si sono arruolati o sono espatriati, chi rimane deve fare i conti con le conseguenze fisiche e mentali della guerra
Il sogno di arrivare alle Olimpiadi di molti dei più talentuosi giovani atleti ucraini si è infranto sull'invasione russa, che sta lentamente distruggendo la cultura sportiva dell'Ucraina.
Ci vuole un decennio e un'infrastruttura nazionale di palestre, vivai, attrezzature e allenatori per far crescere un campione olimpico. E un processo che inizia nella prima infanzia elimina la maggior parte dei contendenti molto prima di arrivare ai Giochi.
Ma ora i giovanissimi atleti ucraini non possono allenarsi con regolarità. Centinaia di impianti sportivi sono stati danneggiati o occupati e quando c'è la palestra non c'è l'allenatore, perché molti si sono arruolati o sono fuggiti all'estero. Quando ci sono entrambi, da un momento all'altro potrebbe suonare un allarme antiaereo.
Senza contare che a causa del conflitto alcuni bambini non potranno mai scoprire il loro potenziale: secondo le autorità ucraine più di due milioni di minori sono fuggiti dal Paese, più di 400 atleti sono rimasti uccisi, quelli che rimangono devono fare i conti con le conseguenze della guerra sul loro fisico e sulla loro salute mentale.
Nel video la storia di Aleksandra, che sogna di essere una campionessa di ginnastica ritmica alle Paralimpiadi ora che a causa di un bombardamento russo ha perso la gamba sinistra.