Su proposta dell'Alto rappresentante Ue per la politica estera, la Commissione europea valuta l'impiengo dei beni russi congelati per finanziare gli aiuti a Kiev
La Commissione europea ha annunciato che l'Ue intende utilizzare i beni russi congelati per la fornitura di attrezzature militari all'Ucraina. A seconda dei tassi di interesse, i ricavi generati dai beni immobilizzati dovrebbero fruttare circa 2,5-3 miliardi di euro nel 2024 a beneficio di Kiev. Le somme potrebbero essere comparabili anche negli anni successivi a seconda dei tassi di interesse. La proposta dell'Alto rappresentante Ue Josep Borrell prevede di destinare il 90 per cento di queste entrate alla fornitura di attrezzature militari attraverso il Fondo europeo per la Pace.
Da febbraio 2022, nei Paesi Ue sono immobilizzati asset e riserve della Banca centrale russa per un valore di circa 210 miliardi di euro.
Dombrovskis ha sottolineato come i fondi andranno direttamente a sostenere le esigenze di difesa dell'Ucraina, ma anche per la ricostruzione dopo la guerra.
Gli aiuti dell'Ue all'Ucraina
Qualora la proposta dovesse andare in porto, la cifra si aggiungerebbe all'accordo sugli aiuti militari da 5 miliardi di euro raggiunto la scorsa settimana nell'ambito del Fondo per l'assistenza all'Ucraina.
Da Bruxelles il primo Ministro ucraino Denys Shmyhal ha accolto con favore la proposta dell'Ue aggiungendo che l'utilizzo degli interessi è solo un primo passo.
"Insistiamo sulla piena confisca o sull'utilizzo di tutti i beni congelati - ha dichiarato Shmyhal ai giornalisti -. L'Europa e il mondo hanno bisogno di un precedente efficace per far pagare all'aggressore un prezzo pesante per la distruzione che ha causato in Ucraina".