Ue, Bruxelles condanna Hamas ed esorta Israele a proteggere i civili

Riunione dei ministri degli Esteri dei 27 a Bruxelles
Riunione dei ministri degli Esteri dei 27 a Bruxelles Diritti d'autore European Union
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Di Debora Gandini
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Secondo l’Unione europea a tutti i civili deve essere consentito di lasciare la zona di guerra e le pause umanitarie devono essere attuate subito. Altrimenti si rischia una catastrofe umanitaria

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L’Unione europea chiede pause umanitarie immediate nella Striscia di Gaza, e senza mezzi termini condanna Hamas per l'utilizzo dei civili come scudi umani, esortando Israele a ricorrere al "massimo contenimento" per proteggere le persone nella guerra in corso.

Questo è il messaggio che arriva dai 27 stati membri e dall'Alto rappresentante europeo per la politica estera, Josep Borrell, che si è detto "profondamente preoccupato per l'aggravarsi della crisi umanitaria a Gaza".

"Chiediamo a Israele la massima moderazione, per salvare vite civili, condanniamo l'uso da parte di Hamas delle persone negli ospedali come scudi ma esprimiamo anche la nostra preoccupazione per la terribile situazione degli ospedali che sono pesantemente colpiti dai bombardamenti", ha sottolineato Borrell, che ha annunciato una visita in Medio Oriente.

Secondo Hamas, tutti gli ospedali nel nord di Gaza non sono più operativi. A causa della mancanza di carburante non c’è più elettricità. Intanto cresce la preoccupazione a livello internazionale, con i ministri degli Esteri, che si sono riuniti a Bruxelles per analizzare la situazione.

Jean Asselborn, ministro degli Esteri del Lussemburgo ha chiesto, durante la riunione dei ministri degli Affari esteri di vedere sta succedendo negli ospedali di Gaza. “Questi non sono campi di battaglia. Dobbiamo ascoltare, secondo me, Medici Senza Frontiere, la leadership dell'Organizzazione mondiale della sanità, che dice che le persone, i pazienti che sono nelle unità di terapia intensiva non hanno alcuna possibilità di sopravvivere. Non c’è più ossigeno, non c’è più acqua, non ci sono più medicine, quindi queste persone moriranno”.

Nel mezzo del conflitto le divisioni restano a livello europeo. Mentre ufficialmente Bruxelles chiede pause umanitarie per consentire l’arrivo di maggiori aiuti a Gaza, alcuni paesi, tra cui Spagna e Belgio, chiedono un cessate il fuoco immediato.

Intanto l'esercito di Israele ha annunciato una pausa umanitaria di quattro ore per la giornata di oggi a Rafah, nel Sud della Striscia di Gaza, vicino al confine con l'Egitto.

Annalena Baerbock, Ministro federale degli Affari esteri della Germania ha dichiarato: “Capisco perfettamente l'impulso di questa terribile situazione, dove bambini, persone, donne, madri, famiglie innocenti non solo soffrono terribilmente ma muoiono anche. Capisco l'impulso a favore di un cessate il fuoco. Ma gli impulsi non bastano per aiutare le persone a garantire davvero sicurezza e pace. “

Secondo l’Unione europea a tutti i civili deve essere consentito di lasciare la zona di guerra e le pause umanitarie devono essere attuate subito. Altrimenti si rischia una catastrofe umanitaria. 

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