L'Ue pronta a indagare sui sussidi al settore dell'energia eolica

Turbine eoliche del parco eolico offshore di Saint-Nazaire, al largo della penisola di Guerande, nella Francia occidentale
Turbine eoliche del parco eolico offshore di Saint-Nazaire, al largo della penisola di Guerande, nella Francia occidentale Diritti d'autore Stephane Mahe/AP
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Di Mared Gwyn JonesLaszlo Seres
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

Un piano d'azione presentato dalla Commissione europea per dare impulso al settore dell'energia eolica potrebbe far scattare indagini sui sussidi esteri qualora vi siano prove di danni all'industria europea

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Il cosiddetto European Wind Power Package annunciato dalla Commissione europea, mira a salvaguardare il settore eolico dalla concorrenza internazionale sleale, affrontando al contempo le sfide del comparto, tra cui le lente procedure di autorizzazione, la carenza di forza lavoro e l'accesso limitato alle materie prime.

Un'indagine anti-sussidi

Il continente ha "perso la leadership" a favore della regione Asia-Pacifico come principale mercato mondiale dell'eolico "nel giro di due anni", ha dichiarato la commissaria europea all'energia Kadri Simson.

Il settore teme che le importazioni cinesi di attrezzature eoliche a basso costo possano compromettere gravemente i produttori europei.

I commissari dell'Ue per la Concorrenza e il Mercato interno, Didier Reynders e Thierry Breton, hanno recentemente suggerito che si dovrebbe indagare sulle sovvenzioni di Pechino ai produttori cinesi di turbine, come è già accaduto** per quanto riguarda** i veicoli elettrici.

"Come abbiamo appena annunciato per i veicoli elettrici, credo sia giunto il momento di indagare se tali condizioni vantaggiose siano dovute a interessanti condizioni di finanziamento statale per i produttori cinesi che non sarebbero possibili nell'Ue", ha scritto Breton a settembre.

Ma un alto funzionario dell'Unione ha dichiarato a Euronews che qualsiasi indagine richiederebbe la prova che l'esistenza di sussidi cinesi si traduca in un "danno economico" per la produzione europea."Siamo in contatto con l'industria e siamo disposti a valutare tutte le prove che ci verranno fornite", ha dichiarato il funzionario.

L'Ue ha adottato strumenti antidumping e antisovvenzioni in risposta alla concorrenza commerciale globale sempre più aggressiva. Quando riceve prove di danni all'industria europea, la Commissione può avviare un'indagine ed eventualmente adottare misure per proteggere l'industria europea, comprese sanzioni commerciali.

L'associazione di categoria Wind Europe ha accolto lo European Wind Power Package come una "svolta per la sicurezza energetica dell'Europa".

"È positivo per l'occupazione, la crescita e per la sicurezza energetica dell'Europa. Come ha detto Ursula von der Leyen nel suo recente discorso sullo stato dell'Unione, il futuro dell'Europa cleantech deve essere costruito in Europa", dichiara Giles Dickson, Ceo di WindEurope.

Rischi di cybersicurezza nei parchi eolici

Il piano annunciato mira anche a ridurre le minacce alla sicurezza poste dalla crescita dei parchi eolici in Europa, garantendo che le aste - che consentono ai Paesi di procurarsi energia pulita a prezzi competitivi - siano ridisegnate per valutare i rischi di cybersicurezza.

La commissaria Kadri Simson ha dichiarato che l'Unione deve innovare per garantire che i dati raccolti dalle turbine eoliche possano essere sottratti e utilizzati per danneggiare le  infrastrutture energetiche.

"Proponiamo che gli Stati membri utilizzino criteri di pre-qualificazione e requisiti di cybersicurezza per selezionare gli appaltatori qualificati che partecipino alle aste", ha detto Simson. "Se spendiamo miliardi per sviluppare nuovi progetti, dovremmo mitigare i rischi per l'implementazione, per la parità di condizioni e per la sicurezza".

"Non chiuderemo i nostri mercati, ma ci occuperemo dei nproblemi di sicurezza", dice Simson. Per raggiungere l'ambizioso obiettivo di garantire che almeno il 42,5% del suo mix energetico provenga da fonti rinnovabili entro il 2030, l'Ue prevede che la capacità eolica debba aimentare da 204 gigawatt nel 2022 a più di 500 nel 2030.

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