Nagorno-Karabakh: gli eurodeputati chedono sanzioni contro l'Azerbaigian

La Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen siede accanto al Presidente dell'Azerbaigian Ilham Aliyev a Sofia, il 1° ottobre 2022\.
La Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen siede accanto al Presidente dell'Azerbaigian Ilham Aliyev a Sofia, il 1° ottobre 2022\. Diritti d'autore AP Photo/Valentina Petrova
Diritti d'autore AP Photo/Valentina Petrova
Di Mared Gwyn Jones
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

I membri del Parlamento europeo chiedono sanzioni dell'Ue contro l'Azerbaigian, dopo l'ultima invasione di truppe azere nella regione del Nagorno-Karabakh

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"L'Ue dovrebbe agire, imporre sanzioni, compreso il blocco delle importazioni di gas", ha dichiarato a Euronews Reinhard Bütikofer, eurodeputato tedesco del gruppo dei Verdi.

"Non siamo stati in grado di impedire un'aggressione che avevamo previsto", ha dichiarato Nathalie Loiseau, francese del gruppo Renew Europe. "La mediazione è stata un fallimento totale. Non abbiamo mai nominato l'aggressore. Abbiamo ignorato il primo ministro armeno quando ha chiesto il nostro aiuto. La nostra debolezza e la nostra passività ci hanno reso complici di tutto ciò".

Nel dibattito in commissione Affari esteri del Parlamento europeo, i deputati di praticamente tutti i gruppi hanno criticato la lentezza dell'Unione nel reagire alle richieste di aiuto dell'Armenia da quando, nove mesi fa, le forze azere hanno bloccato il corridoio di Lachin, impedendo il transito di prodotti alimentari, medicine e carburante di raggiungere destinati alla popolazione armena.

La richiesta è chiara: sanzioni economiche e commerciali e la sospensione di tutte le relazioni bilaterali con Baku.

Gli attacchi in Nagorno-Karabakh

Martedì, il ministero degli Esteri di Baku ha lanciato un'operazione "antiterrorismo" nel Nagorno-Karabakh, enclave contesa in gran parte abitata da popolazione di etnia armena, ma riconosciuta a livello internazionale come parte dell'Azerbaigian.

L'attacco segue mesi di tensioni sulla regione separatista, risvegliando il timore di un ritorno alle ostilità della guerra del 2020, in cui persero la vita migliaia di persone.

L'Ue ha condannato l'aggressione ma non ha introdotto alcuna misura di ritorsione. Il blocco dei 27 ha recentemente firmato un nuovo accordo per raddoppiare le importazioni di gas azero entro il 2027, con la presidente della Commissione Ursula von der Leyen che ha definito Baku un "partner affidabile".

Il dibattito si è svolto poche ore prima che la regione separatista accettasse un cessate il fuoco proposto dalle forze di pace russe,  presenti in Nagorno-Karabakh dal 2020. Ma il primo ministro armeno Nikol Pashinyan si è recentemente rivolto all'Occidente per ottenere sostegno, esprimendo frustrazione per la mancanza di supporto da parte della Russia.

Gli interessi europei in Azerbaigian

I Paesi dell'Ue hanno importato 15,6 miliardi di euro di gas naturale dall'Azerbaigian lo scorso anno, quattro volte di più rispetto al 2021. Anche Bulgaria, Romania, Ungheria e Slovacchia si sono impegnate a incrementare le importazioni di gas dal Paese asiatico. 

I deputati hanno anche espresso il timore che il gas che arriva in Europa dall'Azerbaigian sia in realtà estratto in Russia e chiesto indagini urgenti sul tema.

Un portavoce della Commissione ha respinto questa affermazione, dichiarando ai giornalisti mercoledì che il gas ricevuto dall'Azerbaigian proviene dal Mar Caspio. 

"Dalle informazioni in nostro possesso, il volume di gas esportato dalla Russia verso l'Azerbaigian è significativamente inferiore a quello che importiamo dall'Azerbaigian".

Un'altra preoccupazione degli europarlamentari è che Russia e Azerbaigian possano avere interesse a installare un regime fantoccio in Armenia, poiché il Cremlino cerca di rafforzare la sua influenza nel Caucaso meridionale.

"L'obiettivo della Russia è chiaramente quello di rimuovere il primo ministro armeno Pashinyan", ha dichiarato Raphaël Glucksmann, eurodeputato francese del gruppo dei Socialisti e Democratici, "Vogliono sbarazzarsi di un governo democratico, che ha scelto la libertà e l'emancipazione".

"Come si può sperare che l'Unione Europea si affermi come potenza geopolitica se siamo disposti a sacrificare in questo modo alleati importanti come gli armeni?".

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