Le lacrime di Tarabella: "Io tradito da Panzeri"

Marc Tarabella è stato espulso dal suo gruppo politico al Parlamento europeo, i Socialisti e democratici
Marc Tarabella è stato espulso dal suo gruppo politico al Parlamento europeo, i Socialisti e democratici Diritti d'autore Maris Psara/Euronews
Di Maria Psara
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L'eurodeputato belga, ora fuori dal carcere, racconta le improvvise perquisizioni notturne e i lunghi giorni di prigionia, rivendicando la sua estraneità allo scandalo di corruzione che ha colpito il Parlamento europeo

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"Vedo la mia faccia nella prima notizia dei telegiornali, tutte le sere. Il mio nome è ovunque, il nome della mia famiglia, il nome di mia madre, mia moglie, mia sorella, mia figlia e mio figlio, che non si meritano tutto questo".

Tra le lacrime l'eurodeputato belga Marc Tarabella ha descritto la sua vita da quando è stato coinvolto nello scandalo della corruzione che ha colpito il Parlamento europeo

"Sopportare la prigionia non è facile per un colpevole, ma per un innocente è ancora peggio"
Marc Tarabella
Eurodeputato

Al momento si trova ancora sotto accusa, ma la giustizia belga gli ha concesso la libertà, revocando anche l'obbligo di sorveglianza con braccialetto elettronico. Grazie alla sua nuova condizione, ha potuto raccontare apertamente la sua versione dei fatti, dalle perquisizioni notturne a sorpresa nella sua abitazione fino ai lunghi giorni trascorsi in prigione.

La perquisizione nella notte

Tarabella ha raccontato la notte della perquisizione: "Si presentarono a casa mia molti poliziotti, accompagnati dal giudice istruttore e dalla presidente del Parlamento, Roberta Metsola, per fare una perquisizione. Ero stordito, mia moglie e mio figlio erano sotto choc. Gli agenti mi spiegarono che erano alla ricerca di contanti, oggetti di lusso, ma non capivo di quali soldi parlassero. Non ho nulla da rimproverarmi".

"E poi c'è l'orrore di aver passato diversi mesi in prigione. Sopportare la prigionia non è facile per un colpevole, ma per un innocente è ancora peggio".

"Tradito da Panzeri"

Tarabella ha anche detto di essersi sentito tradito da un uomo che considerava un amico, Pier-Antonio Panzeri, l'ex eurodeputato che ha deciso di collaborare con la procura belga.

"Tutto questo è accaduto sulla base delle parole di un uomo che avrebbe ammesso di essere a capo di un'organizzazione criminale e che ha fatto il mio nome soltanto per scaricare le responsabilità. Tutti siamo stati delusi almeno una volta da un amico che ci ha mentito", dice Tarabella.

Il suo avvocato, Maxim Töller, ha spiegato le condizioni a cui è tenuto sottostare l'europarlamentare. Marc Tarabella non potrà lasciare il territorio del Belgio senza previo accordo, dovrà rispondere a qualsiasi chiamata della polizia ed evitare di entrare in contatto con le altre persone coinvolte nel caso: lo stesso Panzeri, Francesco Giorgi, Eva Kaili, Andrea Cozzolino.

Che al momento si trovano tutte fuori dal carcere, in attesa che cominci il processo.

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