Schermaglie diplomatiche e drammi giudiziari nella settimana europea

Il presidente cinese Xi Jinping con il presidente francese Emmanuel Macron durante la sua visita a Pechino China
Il presidente cinese Xi Jinping con il presidente francese Emmanuel Macron durante la sua visita a Pechino China   -  Diritti d'autore  Jacques Witt/AP
Di Efi Koutsokosta

Le dichiarazioni di Emmanuel Macron di ritorno da Pechino hanno suscitato forti reazioni nell'Ue. A Bruxelles, intanto, sono stati scarcerati tutti i protagonisti dello scandalo di corruzione che ha colpito l'Eurocamera

A Bruxelles non si placano le polemiche per le affermazioni del presidente francese Emmanuel Macron a proposito della questione di Taiwan.  A suo giudizio l'Unione europea non dovrebbe diventare un "vassallo" degli Stati Uniti e rischia di essere "intrappolata in crisi non sue".

Commenti che non sono certo piaciuti a Washington, ma nemmeno ad alcuni dei suoi omologhi nell'Unione. Per alcuni, si tratta di dichiarazioni pericolose, perché potrebbero incrinare l'unità europea e il fronte transatlantico: nell'approfondimento settimanale di Euronews, Efi Koutsokosta ne parla conZsuzsa Anna Ferenczy, ricercatrice all'Institute for Security and Development Policy e autrice del libro "L'Europa, la Ciina e i limiti del potere normativo".

Ma  è stata anche la settimana in cui è tornato alla ribalta lo scandalo di corruzione del Parlamento europeo: con l'uscita dal carcere dell'ex vice-presidente dell'Eurocamera Eva Kaili, dell'ex eurodeputato Pier Antonio Panzeri,e dell'attuale parlamentare belga Marc Tarabella, tutti i soggetti coinvolti sono ora in libertà vigilata, sorvegliati con braccialetto elettronico.

Intanto, i governi di Francia e Regno Unito sono alle prese con colossali proteste dei lavoratori: nel primo caso per la riforma delle pensioni presentata da Macron, nel secondo per la rivolta dei medici del sistema sanitario nazionale.

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