Una casa ai rom, per smantellare le baraccopoli: il progetto della città di Gent

Circa sei milioni di persone rom sono cittadini o residenti nell'Ue, secondo i dati della Commissione
Circa sei milioni di persone rom sono cittadini o residenti nell'Ue, secondo i dati della Commissione Diritti d'autore Michel spingler/AP
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Di Euronews
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Il comune fiammingo finanzia una struttura, gestita dalla Caritas, che ospita le persone per un periodo fino a tre anni. È uno dei tentativi di combattere la discriminazione nei loro confronti e favorire l'integrazione nella società

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Decine di persone di etnia rom vivono in un complesso residenziale comunale nella periferia settentrionale di Gent, in Belgio. La municipalità ne ha finanziato la costruzione, mentre a gestire le operazioni quotidiane è l'organizzazione non governativa Caritas.

Come spiega a Euronews Hannes Schotte del comune di Gent, qui risiedono coloro che prima stavano nelle baracche e in abitazioni di fortuna. 

"Il comune non permette più la costruzione di insediamenti informali. Il motivo è chiaro: sono situazioni abitative disuamane e per questo non vogliamo che ne vengano costruite altre".

Un rifugio temporaneo

I circa 70 inquilini di questo complesso provano a integrarsi nella società belga e vivono alle prese con difficoltà economiche quotidiane, come emerge dal racconto di Mario e Roxana, una coppia che alloggia in questa struttura, condividendo bagni e cucine con le altre famiglie. I loro figli possono partecipare a gruppi di gioco e corsi di cucina, ma soprattutto, frequentare le scuole locali. Disporre di un indirizzo di residenza semplifica molto le incombenze quotidiane, spiegano a Euronews.

"Questa soluzione è una buona cosa per me e la mia famiglia. Sono venuto qui per lavorare, per essere stabile e per andare avanti", dice Mario.

Ma si tratta di una soluzione comunque temporanea. "Dopo tre anni, gli inquilini vengono indirizzati nel mercato immobiliare tradizionale: devono provvedere a trovarsi una soluzione abitativa regolare, che può essere qui in Belgio, o nel loro paese di origine se non sono riusciti a integrarsi a sufficienza", dice Gilles Van der Auwermeulen, operatore del progetto Caritas che si occupa della struttura.

Lotta alla discriminazione

L'integrazione dei cittadini rom nelle società europee è motivo di preoccupazione anche per la politica. Dall'ultima sessione plenaria del Parlamento comunitario sono emerse tutte le difficoltà che impediscono una reale uguaglianza tra le persone di questa etnia e il resto degli abitanti dei Paesi europei. 

Le condizioni difficili in cui versano la maggior parte dei rom sono state testimoniate da Romeo Franz, un eurodeputato tedesco di etnia sinti del gruppo Verdi/Alleanza Libera per l'Europa, che da anni si batte per una migliore integrazione delle popolazioni nomadi che abitano in Europa. 

"L'80% di loro vive in povertà a causa dell'appartenenza etnica. L'Unione può adottare una legislazione contro la discriminazione di cui è vittima il mio popolo. Il Parlamento ha già fatto il primo passo nel settembre 2020".

La risoluzione dell'Eurocamera a cui si riferisce il deputato chiede alla Commissione una proposta legislativa comunitaria per l'uguaglianza, l'inclusione e la partecipazione dei rom e la lotta contro le disciminazioni nei loro confronti. 

I singoli Stati Stati europei sono invece chiamati a mettere in atto le strategie nazionali di inclusione che hanno elaborato: una necessità ancora più urgente, ora che molti ucraini di etnia rom fuggono dalla guerra verso l'Europa.

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