Cos'è il Digital Services Act e come influirà sulla Big Tech?

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L'Unione europea compie un altro passo avanti verso la finalizzazione della normativa, che rappresenterà una pietra miliare nel modo in cui i giganti di Internet sono regolamentati

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L'Unione europea compie un altro passo avanti verso la finalizzazione del cosiddetto Digital Services Act, una normativa che rappresenterà una pietra miliare nel modo in cui i giganti di Internet sono regolamentati e forniranno maggiore sicurezza agli utenti.

Il via libera del Parlamento europeo per i negoziati con gli Stati membri e la Commissione europea arriva mentre si cerca di rivedere i dettagli prima che diventi legge.

Le aziende Big Tech hanno condotto una lunga ed aspra campagna per annacquare la proposta, ma di cosa si tratta esattamente e come funzionerà? 

Cosa sono i servizi digitali?

I servizi digitali svolgono un ruolo importante nella nostra vita: utilizziamo siti web, social media, e-book, archiviazione su cloud, streaming di musica e video: tutti questi sono tutti definiti come servizi digitali.

Cos'è la legge sui servizi digitali?

Nel dicembre 2020, la Commissione europea ha proposto una nuova normativa per affrontare sfide come la vendita di prodotti contraffatti, la dissuasione dell'incitamento all'odio, le minacce informatiche, la limitazione della concorrenza e il dominio del mercato. 

L'idea alla base della proposta è: ciò che è illegale nel mondo reale, dovrebbe esserlo anche nel mondo online.

Una volta adottata, essa mirerà a creare un mondo online più sicuro, in sostanza modernizzerà la direttiva sul commercio elettronico dell'Unione europea.

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Cosa farà la legge sui servizi digitali?

Il DSA consentirà agli utenti di avere voce in capitolo su ciò che vedono online: ad esempio, regolerà la pubblicità mirata e obbligherà le piattaforme a cancellare i contenuti dannosi e illegali. 

In particolare, si rivolgerà all'incitamento all'odio online, alla disinformazione e ai prodotti contraffatti: le piattaforme dovranno affrontare sanzioni, in assenza di azioni mirate.

Quali fornitori saranno interessati dalla legge sui servizi digitali?

La nuova legge riguarderà le piattaforme e gli intermediari online utilizzati ogni giorno da milioni di europei: includono piattaforme di social media (come Twitter e Facebook), app store, piattaforme di condivisione di video e musica, come (YouTube e Spotify), siti di viaggi online (come Airbnb) e altri mercati digitali. 

Particolare attenzione sarà riservata alle grandi piattaforme online (con oltre 45 milioni di utenti attivi al mese): la legge si applicherà anche alle società con sede al di fuori dell'Unione, se forniranno servizi nel mercato unico.

Come saranno interessate le imprese?

I legislatori si aspettano che la legge fornisca condizioni di parità e consentirà alle piccole e medie imprese di entrare nel mercato. 

Inoltre, i Paesi terzi seguiranno l'esempio dell'Unione europea nella definizione di standard per i servizi digitali.

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Quale sarà l'impatto?

Gli utenti potranno segnalare i contenuti illegali, con l'obbligo della piattaforma di notificare loro eventuali decisioni intraprese. 

Sarà inoltre istituito un sistema di "segnalatori di fiducia", per entità con competenze speciali in un'area particolare. ci saranno regole specifiche per le grandi piattaforme online, dove gli utenti potranno evitare contenuti personalizzati. 

Le piattaforme saranno maggiormente responsabili della disinformazione: si consentirà inoltre agli utenti di entrare in contatto con le società di social media, nel caso in cui i loro account siano bloccati.

E quali i prossimi passi?

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Ora il Parlamento europeo inizierà colloqui sia con il Consiglio europeo che con la Commissione: la Francia, che attualmente detiene la presidenza di turno del Consiglio dell'Unione, vuole completare l'opera prima della scadenza del mandato a luglio, tuttavia molti esperti affermano che ciò è altamente improbabile. 

Una volta conclusi i colloqui, però, gli eurodeputati dovranno votare l'accordo finale, dopodiché la legislazione dovrà essere applicata negli Stati membri prima di diventare legge.

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