Neopresidente catalano considera rilascio dei prigionieri politici come passo verso riconciliazione

Newly appointed Catalan regional president Pere Aragones speaks during a press conference in Brussels
Newly appointed Catalan regional president Pere Aragones speaks during a press conference in Brussels Diritti d'autore KENZO TRIBOUILLARD/AFP
Di Aida Sanchez Alonso
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Una decisione che non mancherà di far discutere in Spagna e la reazione catalana

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Il presidente catalano recentemente eletto Pere Aragonès vede l'imminente perdono dei prigionieri indipendentisti come un primo passo verso la pacificazione

Il governo spagnolo annuncerà nei prossimi giorni la grazia ai 12 politici e attivisti condannati che hanno partecipato all'organizzazione del referendum illegale per l'indipendenza (9 dei quali sono ancora in carcere).

Lo ha spiegato a Euronews durante la sua visita a Bruxelles. Pere Aragonès, Presidente del Governo Catalano: "L'indulto è una soluzione parziale e incompleta. È vero che è un passo che può consentire la libertà degli attuali prigionieri politici, non lo rifiuteremo. Ma è vero che dobbiamo sottolineare che ci sono ancora molte cause in sospeso".

Negli ultimi mesi sia il governo spagnolo che alcuni partiti indipendentisti hanno aperto una porta al dialogo.

Non significa che rinuncino all'indipendenza, ma sono aperti a trovare nuovi percorsi legali per ottenerla.

Pere Aragonès, Presidente del Governo Catalano: "La nostra proposta è chiara. L'esercizio del diritto all'autodeterminazione, un referendum sull'indipendenza della Catalogna e una legge di amnistia che ponga fine alla repressione".

Questa nuova fase del conflitto potrebbe avere un impatto anche a livello europeo. I rapporti tra il governo regionale catalano e le istituzioni dell'UE sono ai minimi storici ormai da anni, ma Aragonès punta a ricostruirli.

Pere Aragonès, Presidente del Governo Catalano: "ll governo della Catalogna ha iniziato a lavorare da qualche settimana, quindi è ancora presto per poter giudicare l'approccio che avranno le istituzioni europee. Siamo aperti ed è nostro interesse poter avere il miglior rapporto possibile, perché ovviamente la Catalogna è nel perimetro dell'Ue, il nostro progetto è un progetto chiaramente europeo”.

Ancor prima che accada, l'indulto (non l'amnistia) sta creando divisioni in Spagna.

Il settore economico catalano sostiene l'idea, ma i partiti conservatori e di estrema destra in Spagna si oppongono e sono scesi in piazza lo scorso fine settimana per mostrare la loro rabbia.

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