Veti incrociati sul bilancio europeo rischiano di far deragliare il fondo per la ripresa economica

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Di Elena Cavallone
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Il quadro finanziario pluriennale è collegato al fondo per la ripresa economica (Next Generation EU), che Polonia e Ungheria minacciano di bloccare se dovessero essere inserite clausole sul rispetto dello stato di diritto

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La battaglia sul futuro dell'Europa post coronavirus si gioca a suon di veti incrociati.

Lo storico fondo per la ripresa dell'economia europea, affossata dalla pandemia, è al momento ostaggio di negoziati difficili tra parlamento e Consiglio europeo sulla piu ampia questione del quadro finanziario pluriennale. Cosa sta succedendo? Cosa vuol dire?

Facciamo un po' di chiarezza.

A luglio i leader europei hanno raggiunto uno storico accordo sull'ammontare dei soldi che l'UE potrà spendere in futuro. Il tetto del bilancio europeo è stato fissato a 1,8 trilioni di euro, di cui 750 miliardi sono destinati al programma per la ripresa economica ( il famoso Next Generation EU) mentre 1,074 trilioni andranno a finanziare il resto delle politiche europee per i prossimi 7 anni (si tratta del quadro finanziario pluriennale).

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EU long term budgetEuronews

Il parlamento europeo ritiene che l'attuale proposta di bilancio, seppur volta a risollevare le economie colpite dalla crisi, finisca per prosciugare le risorse per quei 15 programmi europei che rappresentano il fiore all'occhiello dell'UE. Si tratta di programmi che finanziano la ricerca scientifica come Horizon 2020, ma anche il programma Erasmus plus.

In un'ultima offerta inviata alla presidenza tedesca gli eurodeputati propongono di aumentare di 39 miliardi di euro il bilancio europeo per poter evitare questi tagli.

"Credo che i cittadini europei sostengano la posizione del Parlamento europeo - afferma Jonás Fernández, eurodeputato spagnolo socialista-. Penso che sia possibile raggiungere un accordo entro la fine dell'anno ma dobbiamo sapere in che misura il Consiglio intende attenersi alla proposta concordata a luglio, invece di optare per una posizione più europeista a cui mira il Parlamento".

Gli Stati membri però sono riluttanti a metter mano al portafogli, soprattutto perché l'accordo è arrivato dopo negoziati difficili.

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Letter addressed from the European Parliament to the German PresidencyEuronews

Altro tasto dolente è la questione dello stato di diritto: gli eurodeputati chiedono che i fondi del bilancio pluriennale vengano erogati a condizione che i governi rispettino i valori fondamentali europei. Ungheria e Polonia, accusate di minare l'indipendenza del potere giudiziario e la libertà di stampa, hanno minacciato di porre un veto sulla ratifica di Next Generation EU. Come finirà questa battaglia di veti incrociati?

"Il modo in cui l'UE potrebbe lavorare per arrivare a dei compromesi è inserire ritocchi e modifiche al linguaggio che definisce il meccanismo, in modo che tutti possano cantar vittoria. - spiega Marta Pilati, analista presso lo European Policy Center.- Ma è vero che questa volta il Parlamento europeo è molto proattivo nel difendere la sua posizione, quindi credo negoziati saranno complicati ancora per un po' di tempo".

La questione sarà sul tavolo dei leader dell'UE durante il vertice.

Il bilancio deve essere tassativamente approvato entro dicembre 2020. Un fallimento nei negoziati potrebbe bloccare i fondi di cui i cittadini sono i principali beneficiari.

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