The Brief From Brussels: Facebook sotto la lente della giustizia europea

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Di Euronews
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Per un giovane avvocato austriaco le norme europee non garantiscono la protezione dei dati personali da parte dei giganti del web. Una senzenza potrebbe limitare il flusso di dati dei cittadini europei verso l'estero

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Edward Snowden è stato il primo a denunciare l'intrusione dei servizi di intelligence nella vita privata delle persone. Una causa perorata anche dall'attivista austriaco Max Schrems contro Facebook, accusato di non rispettare le norme sul trasferimento e l'uso dei dati personali.

Il modo in cui Facebook e le altre compagnie tecnologiche utilizzano i dati che condividiamo sulle loro piattaforme sarà al centro di una sentenza cruciale della corte europea di giustizia europea.

Un giovane avvocato austriaco, Max Schrems, dal 2013 si batte per cambiare le regole europee sulla condivisione dei dati.

"Se condividiamo i nostri dati con grandi aziende tecnologiche come Facebook o Google esse devono trasmettere tali informazioni ai servizi di sicurezza statunitensi in un modo che è spesso descritto come sorveglianza di massa", spiega.

I giudici della Corte di giustizia europea dovranno decidere martedi se l'autorità per la protezione dei dati dell'Irlanda - dove si trova il quartier generale europei di Facebook - potrà impedire il passaggio dei dati europei all'estero in assenza di norme adatte a proteggerli.

Jennifer Baker, esperta di politiche digitali e tecnologiche dell'UE, afferma che "Il lato positivo è che il caso sta ricevendo molta attenzione, il lato negativo è che potenzialmente la sentenza potrebbe davvero interrompere i flussi di dati tra l'UE e gli Stati Uniti".

Sebbene questo caso abbia come protagonista Facebook, la sentenza potrebbe infatti interessare centinaia di migliaia di aziende e avere un impatto sull'economia globale.

"Dopo tutto quello che vogliamo ottenere è che le nuove tecnologie siano al servizio delle persone e non delle società o dei governi", ribatte Schrems.

In questo momento è uno casi più complessi in Europa e potrebbe gettare le basi per le future norme europee sul trasferimento di dati.

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