Continua la protesta studentesca per chiedere interventi contro i cambiamenti climatici
Per la quarta settimana di fila, i giovani belgi hanno manifestato per sollecitare interventi concreti contro i cambiament climatici.
Secondo le autorità, in tutto il Paese sono scesi in piazza più di 27.000 ragazzi (35.000 la settimana precedente).
A Bruxelles il corteo ha riunito quasi 12.000 persone di tutte le classi, dalle elementari all'università. Tutti hanno lanciato un messaggio chiaro: bisogna fare di più.
"Sono qui oggi perché stiamo marciando per il clima - dice Merel, 16 anni - non va bene che il governo non voglia fare nulla. Siamo qui per assicurarci che ci ascoltino e finalmente facciano qualcosa".
Come per le precedenti manifestazioni, il corteo si è svolto durante l'orario scolastico. Per alcuni studenti non è stato un problema: "I miei genitori sono d'accordo quindi non mi dispiace venire - dice un'altra manifestante - anche se la scuola è di parere contrario. Credo che comunque sia una posizione che non ci impedirà di protestare".
Ma non bastano gli slogan e la protesta contro i massimi sistemi. Molti ragazzi hanno deciso di affrontare il problema quotidianamente. Nicolas, 17 anni, ha deciso ad esempio di vendere la moto e comprare lo scooter elettrico.
"Siamo più caldi del clima" è lo slogan scandito in corteo, con una richiesta su tutte: "Non giocate col nostro futuro".