Giornate intense al congresso del Partito Popolare Europeo

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The Brief: il programma quotidiano di attualità europea

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**Orban, enfant terrible **

Il partito di governo ungherese Fidesz e il primo ministro Viktor Orban sollevano ancora preoccupazioni nella famiglia politica di centrodestra, il Partito popolare europeo. Dopo aver appoggiato la relazione del Parlamento europeo, che raccomandava l'avvio dell'articolo 7 del trattato UE per sanzionare l'Ungheria sullo stato di diritto, ora il gruppo riceve pressioni per espellere il partito magiaro.

Il più grande gruppo del Parlamento europeo ha adottato una risoluzione di emergenza, che richiede il rispetto dei valori fondamentali e delle libertà dell'Unione europea, attualmente minacciati. Nella risoluzione non viene nominata l'Ungheria, ma molti funzionari a Helsinki sostengono che è stato messaggio diretto al primo ministro ungherese Victor Orban, anche lui presente e che nel suo discorso ha affermato.

"Ristabiliamo l'unità del partito popolare europeo. Non fidiamoci mai di quelli che costruiscono ambizioni personali nel dividere la famiglia del partito popolare, con accuse socialiste e liberali. Per il bene della vittoria, torniamo alle nostre radici spirituali e proclamiamo il rinnovo della democrazia cristiana".

Il cancelliere austriaco, Sebastian Kurz, nel suo discorso ha affermato che i valori europei sono sacri, qualunque sia il partito al quale appartiene il leader del governo, mentre il Partito Popolare Europeo ha descritto Orban come un ragazzino pestifero presente in tutte le famiglie, ma che è meglio tenere vicino.

"Se siete contrari allo stato di diritto e alla magistratura indipendente, non siete cristiano democratici - ha tuonato il presidente del consiglio europeo, Donald Tusk-. Se non vi piace la libertà di stampa e le ONG, se tollerate la xenofobia, l'omofobia, il nazionalismo e l'antisemitismo, non siete cristiano democratici". Chissà, forse un altro messaggio non troppo indiretto per Orban?

Secondo le regole del Partito popolare europeo, la presidenza del gruppo può prendere in considerazione l'idea di espellere un partito a condizione che sette membri di cinque diversi paesi richiedano un voto.

Barnier mette in guardia contro i Farage europei

Il negoziatore europeo per la Brexit Michel Barnier, ha invitato i leader dei partiti politici europei di centro-destra a combattere i populismi che vogliono demolire l'Europa, in vista delle elezioni parlamentari a maggio. "Ora c'è un Farage in ogni paese", ha affermato durante il congresso del Partito Popolare Europeo a Helsinki, riferendosi al politico britannico che è riuscito a convincere molti cittadini del Regno Unito a votare per lasciare l'Unione europea.

Monouso è la parola dell'anno

Il dizionario Britains Collins ha scelto "monouso" come parola dell'anno 2018, il che segna una crescente consapevolezza del problema dell'inquinamento degli oceani del mondo. L'Unione europea sta lavorando al divieto di alcune materie plastiche usa e getta, come le cannucce, che potrebbe entrare in vigore nel 2021.

Scontro navale a largo della Norvegia

Una grande operazione di salvataggio è in corso in Norvegia, a seguito dello scontro tra una nave della marina e una petroliera greca, 50 chilometri a nord-ovest di Bergen.

La collisione è avvenuta giovedi mattina verso le 4. La petroliera SOlA TS, che l'emittente norvegese NRK riporta trasportava 625.000 litri di petrolio grezzo, ha lasciato il terminal petrolifero Sture a Øygarden, verso le 3:55 del mattino, secondo il sito web di Marine Traffic. Poco dopo, è entrata in collisione con la fregata della marina KNM Helge, che stava rientrando in una base navale dopo aver preso parte all'esercitazione di guerra della NATO "Trident Juncture 2018". Otto dei 137 membri dell'equipaggio della fregata hanno riportato lievi ferite e tutti sono stati evacuati.

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