Germania, carbone, proteste e proposte

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In Germania la lobby del carbone è ancora molto potente nonostante il boom di rinnovabili. Le proteste infiammano il Paese che rischia di fallire gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 al 2020

La Germania è tra i paesi del nord Europa con una forte cultura per il rispetto per l'ambiente, un attivo movimento verde, e cittadini che rispettano le regole del riciclo. Ma spesso non è tutto oro quello che luccica.

Un quarto dell'elettricità tedesca proviene dal carbone. O per l’esattezza dalla lignite, un tipo di carbone particolarmente inquinante e responsabile del 20% delle emissioni di gas serra del paese. Una grande maggioranza di tedeschi ora dice stop all’uso del carbone con il governo di Angela Merkel pronto a fissare delle date. Piccolo particolare: la lobby pro-carbone è molto potente, la lignite è economica, e offre lavoro a circa 20.000 persone.

Per questa puntata di Insiders, il nostro reporter Hans von der Brelie è andato nella foresta di Hambach, dove gli attivisti anti-carbone si scontrano regolarmente con la polizia contro l’ingrandimento di una miniera a cielo aperto, la più grande del Paese.

Il punto chiave è: salvare l'ambiente o rinunciare a un considerevole business.

Secondo Claudia Kemfert, esperta di Energia e Ambiente presso l'Istituto tedesco di Ricerca Economica il governo di Berlino sembra intenzionato a dire stop all’uso del carbone perché vuole raggiungere il suo obiettivo sul clima sia nel 2020 che nel 2030, ma ci sono grossi vincoli e ovviamente la lobby del carbone in Germania è molto forte.

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