Sono almeno 2,7 milioni i bambini siriani che non vanno a scuola. Il conflitto armato nel paese è iniziato 7 anni fa, milioni di giovani sono cresciuti insieme alla guerra. Una conferenza a Bruxelles riflette sul futuro del paese, che per Save the Children deve ripartire dall'istruzione
Un'aula distrutta da un bombardamento nel cuore di Bruxelles e dell'Europa davanti alle istituzioni. E' questa la provocazione di Save The Children che vuole chiedere più aiuti economici. Sono almeno 2,7 milioni i bambini siriani che non vanno a scuola. Il conflitto armato nel paese è iniziato 7 anni fa, moltissimi giovani sono cresciuti insieme alla guerra. Nella città è in corso una conferenza sul futuro del paese.
Helle Thorning-Schmidt, CEO Save the Children International:
"Ho visto un bambino di 14 anni in Giordania e diceva che voleva andare a scuola. La su famiglia non poteva mantenerlo ed era costretto a scappare da scuola per andare a lavorare in una fattoria. Conosciamo la situazione abbiamo parlato ai ragazzi gli abbiamo chiesto come si sentono. Sono traumatizzati hanno molte ferite invisibili causate dalla guerra e sappiamo anche che se questi ragazzi tornano a scuola potranno fare parte del futuro della Siria che verrà ".
'Education for the future', è uno dei dibattiti chiave della conferenza internazionale dedicata alla Siria in corso a bruxelles il 24 e il 25 aprile. Gli organizzatori sperano di raccogliere 6 miliardi di dollari, chiedendo alle organizzazioni umanitarie di produrre le stime dei costi.
Domani è l'ultima giornata dell'evento. I rappresentanti dell'Unione Europea discuteranno insieme alle delegazioni di 85 paesi come rilanciare il processo di pace guidato dalle Nazioni Unite a Ginevra.