Martedi il presidente del Consiglio europeo ha incontrato Sebastian Kurz in vista della prossima presidenza austriaca del consiglio UE.
Europa e Austria cercano di ricomporre divisioni che potrebbero risultare scomode nei prossimi mesi. Nell'incontro a Vienna di martedi, il cancelliere austriaco Sebastian Kurz e il presidente del consiglio europeo Donald Tusk hanno concordato che la gestione dei flussi migratori rimane un problema al quale è necessario dare una risposta efficace. Da luglio a dicembre sarà infatti Vienna a capo del consiglio dei 28 stati membri e quindi a guidare l'agenda politica. "Come sapete - ha dichiarato Tusk duante la conferenza stampa- vogliamo che la sicurezza e lotta all'immigrazione illegale siano una priorità durante la nostra presidenza dell'UE. Intendiamo anche organizzare un vertice informale dei capi di stato e di governo europei qui a Vienna il prossimo 20 settembre".
Il politico polacco cerca dunque un terreno comune con il prossimo compagno di lavoro: "Il Cancelliere Kurz abbiamo opinioni simili", ha affermato Donald Tusk. "L'immigrazionerimarrà una sfida per molti anni a venire, motivo per cui vogliamo trovare una soluzione che garantisca all'UE, insieme agli Stati nazionali, di gestire i flussi migratori futuri in modo efficiente e senza creare nuove divisioni interne".
Il cancelliere austriaco ha fatto della lotta all'immigrazione il tema centrale della sua campagna elettorale, grazie alla quale vinse le elezioni lo scorso ottobre. Sebastian Kurz ha saputo cavalcare l'onda di malcontento e di paura dopo l'arrivo nel paese tra il 2015 e 2016 di oltre 120.000 richiedenti asilo.