Non tornerà a casa a mani vuote Theresa May, che dai leader europei incassa una simbolica concessione. Durante il vertice a Bruxelles, i 27 hanno deciso di iniziare le discussioni interne relative alla seconda fase dei negoziati sulla Brexit. Il premier britannico si è detto ottimista sul futuro delle trattative ma non ha dato dettagli sull’ammontare della fattura che Londra è disposta a pagare. In occasione della conferenza finale del vertice europeo, venerdi Theresa May ha cercato di rassicurare un po’ tutti: “quello che ho chiarito ai nostri partner europei in relazione al contributo finanziario è quanto ho affermato nel mio discorso a Firenze: e cioè che non c‘è da preoccuparsi per quanto riguarda il bilancio europeo. Nessuno pagherà di più o riceverà di meno come conseguenza dell’uscita del Regno Unito dall’Unione europea”.
Brexit conclusions adopted. Leaders green-light internal EU27 preparations for 2nd phase. #EUCO
— Donald Tusk (@eucopresident) 20 ottobre 2017
L’obiettivo della decisione dei 27, annunciata dal presidente del Consiglio Donald Tusk in un tweet, è quello di arrivare pronti al momento in cui verranno riconosciuti “progressi sufficienti” nelle tre questioni principali del divorzio: i diritti dei cittadini, gli impegni finanziari del Regno Unito e le frontiere in Irlanda. Le parti sperano di raggiungere entro il vertice di dicembre un accordo per poter poi definire le future relazioni tra il Regno Unito e l’Unione europea.