Un'indagine sul poliestere riciclato rivela: i materiali 'green' peggiorano l'inquinamento da microplastiche.
Alcuni dei maggiori colossi mondiali della moda sono finiti nel mirino per “greenwashing” dopo un’indagine sull’inquinamento da microplastiche.
Negli ultimi anni il poliestere riciclato ha cambiato radicalmente l’industria della moda, spesso presentato come il materiale miracoloso per i consumatori attenti all’ambiente.
Marchi noti come H&M, Adidas, Puma e Patagonia hanno già convertito quasi tutto l’uso di poliestere da vergine a riciclato in nome della sostenibilità, e molte altre aziende promettono una transizione completa entro il 2030.
Tuttavia, una ricerca della Changing Markets Foundation, condotta dal Microplastic Research Group dell’Università di Çukurova, in Turchia, sostiene che il grande piano verde si è ritorto contro.
Poliestere riciclato: perché peggiora l’inquinamento da microplastiche
I dati di settore mostrano che il 98% del poliestere riciclato proviene da bottiglie di plastica, non da rifiuti tessili.
Molti marchi lo vendono come “circolarità”. Nike, per esempio, afferma che l’uso di poliestere riciclato ottenuto da bottiglie di plastica aiuta a “ridurre i rifiuti” deviando ogni anno circa un miliardo di bottiglie da discariche e corsi d’acqua.
Adidas ribadisce lo stesso concetto, sostenendo che l’uso di plastica riciclata nei suoi prodotti è parte essenziale degli sforzi per “evitare i rifiuti plastici e fermare l’inquinamento degli oceani”.
Lo studio ha però rilevato che il poliestere riciclato durante il lavaggio genera in media il 55% in più di particelle di microplastiche rispetto al poliestere vergine.
Queste particelle sono risultate anche quasi il 20% più piccole, quindi più capaci di diffondersi nell’ambiente e di provocare danni.
Quali aziende della moda sono responsabili?
Lo studio ha esaminato un numero limitato di capi di cinque grandi brand: Adidas, H&M, Nike, Shein e Zara. Si trattava di T-shirt, top, abiti e shorts.
I ricercatori hanno riscontrato che i capi in poliestere di Nike erano i più inquinanti, sia in tessuto vergine sia riciclato. Il poliestere riciclato del marchio ha perso in media oltre 30.000 fibre per grammo di campione, quasi quattro volte la media di H&M e più di sette volte quella di Zara.
Il poliestere riciclato di Shein ha inoltre mostrato un rilascio di microplastiche simile a quello dei suoi capi in poliestere vergine. I ricercatori sospettano che alcuni dei capi campionati possano essere stati etichettati in modo errato come riciclati.
Il colosso del fast fashion è già stato colpito da pesanti multe fino a 40 milioni di euro per sconti falsi e dichiarazioni ambientali fuorvianti.
Una “foglia di fico” della sostenibilità
“La moda ha venduto il poliestere riciclato come soluzione verde, eppure i nostri risultati mostrano che aggrava il problema dell’inquinamento da microplastiche”, afferma Urska Trunk della Changing Markets Foundation.
“Svela il vero volto del poliestere riciclato: una foglia di fico della sostenibilità che copre la crescente dipendenza della moda dai materiali sintetici.”
Trunk sostiene che “piccoli accorgimenti di design” serviranno a poco per risolvere la crisi, aggiungendo che ora è necessario rallentare e poi eliminare gradualmente la produzione di fibre sintetiche e impedire che le bottiglie di plastica diventino abbigliamento “usa e getta”.
H&M e Adidas rispondono alle accuse di “greenwashing”
Euronews Green ha contattato tutte e cinque le aziende citate nel rapporto dopo la sua pubblicazione. H&M ci ha detto di accogliere studi che aiutano a far progredire l’industria della moda, precisando di condividere la preoccupazione ambientale per i frammenti di fibre.
Un portavoce afferma che H&M Group sta già affrontando questa sfida concentrandosi sulla ricerca di processi produttivi che riducano il distacco dei frammenti di fibre, nonché su tessuti e filati con perdite minime. Mira anche a migliorare le tecnologie di riuso e riciclo, sostenendo lo sviluppo di filtri per lavatrici.
“Il poliestere rappresenta attualmente circa il 22% della nostra composizione dei materiali, mentre il cotone rimane il materiale che utilizziamo di più”, aggiunge il portavoce. “Il nostro settore ha ancora bisogno di materiali sintetici per garantire la funzionalità dei prodotti.”
H&M ha aggiunto che ogni fibra ha un impatto sull’ambiente e ritiene prioritario investire in “soluzioni e innovazioni” piuttosto che interrompere del tutto l’uso di alcuni materiali.
Adidas ha difeso l’uso del poliestere riciclato, sostenendo che ha un’impronta di carbonio significativamente più bassa rispetto al poliestere vergine.
“La maggior parte degli studi scientifici disponibili non mostra differenze tra fibre riciclate e nuove in termini di rilascio di microfibre”, ha detto un portavoce a Euronews Green.
“La frammentazione delle fibre è influenzata da vari fattori, come le specifiche del filato, la tecnologia di tintura, il rivestimento e la costruzione del materiale. Il tipo di fibra è solo uno di questi fattori.”
Zara, Shein e Nike non hanno risposto immediatamente alla richiesta di commento.