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Siccità improvvisa: il nuovo volto delle crisi idriche e il legame con gli incendi in Spagna

Siccità espressa (Foto d'archivio 2006)
Siccità espressa (Foto archivio 2006) Diritti d'autore  Copyright 2006 AP. All rights reserved.
Diritti d'autore Copyright 2006 AP. All rights reserved.
Di Jesús Maturana
Pubblicato il
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La siccità improvvisa, fenomeno climatico rapido e devastante, è in aumento con il cambiamento climatico. Il caso spagnolo del 2025 mostra il suo ruolo chiave negli incendi di sesta generazione

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La siccità improvvisa, o “siccità lampo”, è un fenomeno climatico relativamente recente e in rapida crescita. A differenza delle siccità tradizionali, che si sviluppano gradualmente in mesi o anni per via della mancanza di piogge, queste crisi idriche emergono in poche settimane, spinte da caldo estremo, venti forti e variazioni di radiazione solare.

La loro caratteristica più pericolosa è proprio la velocità: possono manifestarsi tra i 5 e i 30 giorni, cogliendo impreparate comunità e settori economici, in particolare l’agricoltura.

Come funzionano le siccità lampo

Alla base c’è l’evapotraspirazione accelerata. Quando le temperature sono molto elevate e le piogge scarse, l’atmosfera richiede più acqua dal suolo e dalla vegetazione. Le piante “sudano” più velocemente, perdendo umidità che non riescono a reintegrare. È un processo paragonabile a stendere i vestiti bagnati in piena estate: l’asciugatura è rapida e intensa.

Datos SPEI del 3 de agosto de 2025
Datos SPEI del 3 de agosto de 2025 Monitor de Sequía - AEMET

Dalla siccità agli incendi boschivi

Le siccità improvvise sono un fattore chiave nell’innesco di incendi devastanti. Lo dimostra quanto accaduto in Spagna nell’agosto 2025. La regione nord-occidentale, in particolare l’area tra Ourense, León e Zamora, ha vissuto una siccità estrema mai registrata nelle serie storiche, nonostante l’assenza di una siccità prolungata nei mesi precedenti.

Un ruolo decisivo lo ha avuto il cosiddetto “colpo di frusta idroclimatico”: piogge abbondanti in primavera hanno favorito una crescita rigogliosa della vegetazione, che si è trasformata in combustibile perfetto quando l’estate torrida e secca ha colpito la penisola iberica.

Il risultato è stato un ciclo di incendi di “sesta generazione”: fiamme incontrollabili capaci di generare la propria meteorologia, con pirocumuli, venti imprevedibili e persino tornado di fuoco.

Uno scenario sempre più frequente

Gli scienziati sottolineano che le siccità lampo sono destinate a intensificarsi a causa del cambiamento climatico. L’aumento delle temperature e l’alterazione dei regimi di precipitazione favoriscono condizioni in cui l’umidità del suolo può scomparire in tempi rapidissimi.

Le conseguenze vanno ben oltre l’agricoltura: questi eventi amplificano il rischio di incendi catastrofici e mettono sotto pressione interi sistemi economici e sociali.

Il caso spagnolo del 2025 rappresenta un campanello d’allarme. La combinazione di oltre due settimane di caldo estremo, assenza di piogge e venti intensi ha creato un “cocktail esplosivo” che ha incenerito un’area equivalente all’estensione delle Isole Baleari.

Gli studiosi avvertono: le siccità improvvise non sono più anomalie eccezionali, ma un segnale concreto di come il cambiamento climatico stia trasformando la frequenza e la gravità delle crisi idriche e ambientali del nostro tempo.

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