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Vacanze plastic-free in Croazia: le destinazioni che danno l’esempio

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La città di Traù ha lanciato un importante piano di gestione della plastica nel 2021
La città di Traù ha lanciato un importante piano di gestione della plastica nel 2021 Diritti d'autore  Euronews
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Di Cyril Fourneris
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Con le sue acque turchesi e i paesini pittoreschi, la costa croata attira ogni estate milioni di turisti. Ma questa bellezza autentica è minacciata da un massiccio inquinamento da plastica. Diverse città e isole stanno adottando misure per limitarne l'impatto.

Slarino, la pioniera della “plastica zero”

Con le sue case colorate, le acque cristalline e il porto tranquillo, l'isola di Slarino nell'arcipelago della Dalmazia è perfetta per un post su Instagram. Ma questo piccolo paradiso è diventato anche un laboratorio per il turismo sostenibile. Dal 2018, residenti, negozianti e associazioni locali hanno firmato una carta collettiva per eliminare la plastica monouso.

Ristoranti e negozi hanno sostituito la plastica con carta, legno o sacchetti riutilizzabili. Secondo i promotori dell'iniziativa "Per una Slarino senza plastica", ciò ha portato a una significativa riduzione dei rifiuti di plastica sull'isola.

L'isola mira a ispirare i suoi vicini attraverso il progetto "Plastic Free Archipelago". È sostenuta dalla Small Islands Organization (SMILO), che accompagna le piccole isole nella loro transizione ecologica.

Traù e Dubrovnik uniscono le forze con il WWF

La città medievale di Traù, patrimonio mondiale dell'UNESCO, partecipa dal 2021 al programma Plastic Smart Cities lanciato dall'ONG internazionale WWF. L'obiettivo è aiutare le città costiere a ridurre l'inquinamento da plastica, soprattutto d'estate, quando i livelli di rifiuti aumentano del 40%, secondo l'ONG.

Con il sostegno dell'ONG croata Sunce, il comune ha vietato la plastica monouso negli edifici pubblici, risparmiando circa due tonnellate di plastica all'anno. Ha inoltre istituito un centro di raccolta differenziata e prevede di offrire affitti ridotti ai negozianti che rinunciano alla plastica usa e getta.

Anche la città di Dubrovnik, resa famosa dalla serie Il Trono di Spade, ha aderito a questo programma, insieme ad altre città europee come Nizza e Venezia.

Veglia, l'isola “zero rifiuti”

L'anno scorso, l'isola di Veglia, conosciuta fin dall'antichità come "Isola d'oro", è diventata la prima isola croata a ricevere il prestigioso marchio Zero Waste dalla rete Zero Waste Europe (ZWE). È anche la seconda isola al mondo a ottenere questa certificazione, dopo l'isola di Piscopi in Grecia.

I sette comuni di Veglia (tra cui Bescanuova, Castelmuschio e Ponte) hanno ottenuto alcuni risultati incoraggianti, secondo i revisori contabili del marchio:

  • 58% di raccolta differenziata; 
  • 22% in meno di rifiuti domestici pro capite rispetto alla media nazionale; 
  • Nuove infrastrutture ad alte prestazioni, tra cui un impianto di compostaggio, una stazione di smistamento e sette centri per il riciclo.

L'Europa sperimenta progetti ambiziosi per il riuso

La Croazia non è sola. Diverse grandi città europee, tra cui Parigi, Barcellona, Berlino, Rotterdam e Aarhus, partecipano al progetto ReuSe Vanguard coordinato da Zero Waste Europe. L'obiettivo è rendere il riuso la norma per il cibo e le bevande da asporto.

Ad Aarhus (Danimarca), il progetto partner “Rotake Reusable” ha installato in città 30 “cassonetti intelligenti”. I clienti depositano le loro tazze riutilizzabili in questi distributori in cambio di un deposito di 5 corone danesi (0,43 €). Il risultato: oltre 500.000 tazze raccolte in meno di otto mesi, con un tasso di restituzione dell'85%.

La scelta spetta a voi quest'estate

Secondo uno studio della IUCN (Unione internazionale per la conservazione della natura), le attività umane generano ogni anno 229.000 tonnellate di rifiuti di plastica nel Mediterraneo. Le macroplastiche derivanti da una cattiva gestione dei rifiuti rappresentano il 94% del totale dei rifiuti di plastica accumulati.

Andrete in Croazia quest'estate? Non dimenticate la borraccia e i sacchetti riutilizzabili. E se andrete a Slarino, Traù o Veglia, potrete vedere con i vostri occhi come potrebbe essere un futuro con meno plastica.

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