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Von der Leyen propone i "crediti natura" per evitare il collasso degli ecosistemi

Il Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen si rivolge alla plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo, 18 luglio 2024
Il Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen si rivolge alla plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo, 18 luglio 2024 Diritti d'autore Jean-Francois Badias/Copyright 2024 The AP. All rights reserved.
Diritti d'autore Jean-Francois Badias/Copyright 2024 The AP. All rights reserved.
Di Robert Hodgson
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

La Commissione europea sta prendendo in considerazione un sistema basato sul mercato per incoraggiare gli agricoltori e l'industria a preservare l'ambiente e a ripristinare la biodiversità perduta, dando un prezzo agli ecosistemi.

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La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha proposto la creazione di "nuovi strumenti finanziari per ricompensare gli agricoltori che contribuiscono a invertire la perdita di biodiversità e il degrado climatico".

"Abbiamo bisogno di nuovi strumenti finanziari per compensare gli agricoltori per i costi aggiuntivi della sostenibilità e per indennizzarli per essersi presi cura del suolo, della terra, dell'acqua e dell'aria -. ha detto von der Leyen -. È tempo di ricompensare coloro che servono il nostro pianeta". La proposta è arrivata in occasione di una conferenza a Monaco di Baviera, a una settimana dalla conclusione di un "dialogo strategico" sul futuro dell'agricoltura in Europa.

Gli agricoltori sono vittime in prima linea del cambiamento climatico e della perdita di biodiversità, mentre allo stesso tempo "le strutture e le pratiche agricole possono alimentare queste crisi", ha affermato la presidente dell'esecutivo Ue.

"Abbiamo bisogno di nuovi strumenti finanziari per compensare gli agricoltori per i costi aggiuntivi della sostenibilità e per compensarli per la cura della terra, dell'acqua e dell'aria - ha detto la presidente della Commissione -. È ora di ricompensare coloro che servono il nostro pianeta".

Von der Leyen, criticata negli ultimi mesi per aver cancellato alcune proposte chiave di politica ambientale, si è impegnata a presentare una tabella di marcia per il futuro dell'agricoltura in Europa entro i primi 100 giorni del suo secondo mandato.

La sua ultima proposta si basa sulla relazione sul dialogo strategico pubblicata il 4 settembre, approvata all'unanimità da gruppi ambientalisti, sindacati degli agricoltori, lobbisti e altre parti interessate, che chiede un "sostanziale aumento annuale" della parte dei pagamenti diretti agli agricoltori nell'ambito della Politica agricola comune.

Von der Leyen ha accennato a un sistema di "crediti natura" basato sul mercato che potrebbe essere applicato anche al di fuori del settore agricolo. "Prendiamo un'azienda idrica per la quale la salute di una sorgente è un bene vitale; o un'azienda frutticola che si affida al lavoro essenziale degli impollinatori: potrebbero utilizzare i crediti natura per ricompensare le comunità locali e gli agricoltori che forniscono servizi per l'ecosistema, in modo da creare un mercato per il ripristino del nostro pianeta", ha detto von der Leyen.

"So che sembra quasi troppo bello per essere vero, ma sappiamo che con gli standard giusti si può fare", ha aggiunto, facendo riferimento al sistema di scambio di quote di emissione dell'Ue, in base al quale centrali elettriche e fabbriche devono acquistare quote negoziabili per coprire ogni tonnellata di anidride carbonica che emettono. Questo sistema è in vigore da due decenni.

"Si sta già lavorando in seno alle Nazioni Unite e alla Commissione europea per definire uno standard globale per i crediti natura, perché questi devono essere veri crediti di natura e non greenwashing", ha detto von der Leyen, prima di concludere con una nota personale: "Rispetto a quando ero bambina il 70% di tutta la fauna selvatica è scomparsa".

Un portavoce della Commissione europea ha poi rifiutato di entrare nel dettaglio dei "lavori in corso", notando solo che la von der Leyen aveva brevemente affrontato lo stesso argomento l'anno scorso alla COP28 di Dubai, dove aveva suggerito che i "crediti natura" avrebbero potuto essere utilizzati per premiare i Paesi africani per la conservazione delle loro foreste pluviali.

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