Germania, si spengono altre tre centrali nucleari. Un paese sempre più green

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Di Debora Gandini
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Con la fine del 2021 l'eliminazione graduale del nucleare in Germania entra nella sua penultima fase. Entro il 2030 l'80% dell'elettricità del paese arriverà da turbine eoliche, pannelli solari o impianti di biogas

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Con la fine del 2021 l'eliminazione graduale del nucleare in Germania entra nella sua penultima fase. Tre centrali saranno tolte dalla rete di fornitura il 31 dicembre. Una di queste è il sito di Brokdorf nello Schleswig-Holstein, che negli anni '80 divenne un simbolo degli attivisti e degli ecologisti. Ora c’è chi guarda alla fine di un’epoca anche con dispiacere, come le società operative che gestivano le centrali.

Guido Knott, presidente del CDA della società operativa PreussenElektra racconta che gki ultimi giorni al lavoro nella centrale sono stati all’insegna di una certa malinconia. “Gestiamo lo stabilimento di Brokdorf da 35 anni. Lo abbiamo curato, abbiamo mantenuto il miglior livello tecnico possibile e abbiamo sempre gestito in sicurezza il tutto."

Niente rimpianti ma solo soddisfazione invece tra chi è sempre stato contro il nucleare, come l’attivista Karsten Hinrichsen, noto anche come il ribelle di Brokdorf. "Esulto in silenzio – dice - ma lo faccio perché finalmente la centrale verrà chiusa. Non è euforia la mia. Alcune persone mi chiedono se questa è una vittoria. No, non lo è, perché ci è voluto troppo tempo per attivare a questo.”

Dopo il disastro nucleare di Fukushima nel 2011, l'allora governo tedesco guidato da Angela Merkel invertì la rotta facendo un passo indietro sul futuro delle centrali nucleari operative in Germania. Fu avviata una graduale eliminazione di questi siti. Gli otto reattori più vecchi furono immediatamente chiusi, mentre per i restanti nove fu deciso come scadenza operativa il 2022.

La lenta transizione green

Gli ultimi 6 stabilimenti in Germania in Bassa Baviera, in Sassonia e a Baden-Württemberg saranno offline entro la fine del prossimo anno. Questo completerà il piano stabilito.

“La sicurezza dell’approvvigionamento in Germania continua ad essere garantita“, ha affermato Robert Habeck, ministro federale per il clima e l’economia, aggiungendo che “l’elettricità affidabile e generata in modo sostenibile” è un “requisito centrale per allineare la nostra economia e la nostra industria verso la neutralità climatica“.

Il futuro delle rinnovabili

La fase post-operativa e il progressivo smantellamento degli impianti, sotto la responsabilità degli operatori, richiederanno ancora molti anni. Nel frattempo, la Germania sta mettendo a punto l’utilizzo su larga scale delle energie rinnovabili. Entro il 2030, l'80% dell'elettricità del paese arriverà da turbine eoliche, pannelli solari o impianti di biogas. Al momento il nucleare rappresenta circa il 10% della produzione tedesca.

Nel mezzo la posizione di Bruxelles. Il commissario europeo per il mercato interno Thierry Breton a settembre ha dichiarato che gli impianti nucleari esistenti, che forniscono elettricità a basse emissioni di carbonio essenziale per la transizione verde, possono essere mantenuti in funzione “per due, cinque, 10 anni”, aggiungendo: “Perché privarci di questa capacità produttiva ?”. Berlino prosegue sulla sua strada. Quella della transizione green.

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