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Eurovision: nuove regole per la prossima competizione dopo le denunce di "interferenza" di Israele

Eurovision cambia le regole di voto e di sicurezza dopo le polemiche sulle "interferenze" di Israele
Eurovision cambia le regole di voto e di sicurezza dopo le polemiche sulle "interferenze" di Israele Diritti d'autore  AP Photo
Diritti d'autore AP Photo
Di David Mouriquand
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L'Eurovision sta aggiornando il suo sistema di votazione, dopo le accuse di "interferenza" da parte del governo israeliano nello scorso evento. Il festival, che si dichiara apolitico, ha escluso la Russia dopo l'invasione in Ucraina. Ora l'Ebu dovrà decidere se ammettere Israele al prossimo evento

L'Eurovision Song Contest sta modificando le regole di voto e promozione in seguito alle polemiche suscitate dal risultato di Israele nella competizione di quest'anno e alle accuse di "interferenza" da parte del governo israeliano.

Ciò avviene dopo che diversi Paesi hanno richiesto una verifica dopo che Israele ha ottenuto il primo posto nelle votazioni pubbliche del concorso a maggio, divenuto poi un secondo posto dopo aver addizionato i voti della giuria.

L'Unione europea di radiodiffusione (Ebu), che gestisce la manifestazione musicale, ha dichiarato che i cambiamenti in vista dell'edizione del prossimo anno a Vienna sono stati "progettati per rafforzare la fiducia, la trasparenza e il coinvolgimento del pubblico".

"Abbiamo ascoltato e agito", ha dichiarato il direttore dell'Eurovision Martin Green. "La neutralità e l'integrità dell'Esc sono di fondamentale importanza per l'Ebu, i suoi membri e tutto il nostro pubblico. È essenziale che l'equità del concorso sia sempre tutelata".

Le nuove misure prevederanno meno voti per ogni telespettatore. L'Ebu ha dichiarato che il numero di voti per ogni metodo di pagamento sarà ridotto della metà, passando a 10.

Inoltre, le "giurie professionali" torneranno a partecipare alle semifinali per la prima volta dal 2022 - una mossa che darà pari peso ai voti del pubblico e quelli della giuria.

Il numero di giurati è stato aumentato da cinque a sette, tutti obbligati a firmare una dichiarazione formale che conferma che voteranno in modo indipendente e imparziale.

Saranno inoltre aggiunti giurati di età compresa tra i 18 e i 25 anni per "riflettere l'appeal" del concorso presso il pubblico più giovane.

Gli organizzatori miglioreranno anche le misure di salvaguardia per contrastare "attività di voto sospette o coordinate" e rafforzeranno i sistemi di sicurezza che "monitorano, individuano e prevengono modelli fraudolenti", ha dichiarato l'Ebu.

L'Unione di radiodiffusione impedirà inoltre alle emittenti e agli artisti partecipanti di impegnarsi "attivamente", agevolare o contribuire a campagne promozionali di terzi "che potrebbero influenzare l'esito delle votazioni e, come indicato nel Codice di condotta aggiornato, qualsiasi tentativo di influenzare indebitamente i risultati comporterà sanzioni".

Fan israeliani fanno il tifo per l'artista Yuval Raphael all'Eurovision del 15 maggio 2025
Fan israeliani fanno il tifo per l'artista Yuval Raphael all'Eurovision del 15 maggio 2025 AP Photo

La notizia dei cambiamenti a regolamento arriva dopo il rinvio del voto per decidere se Israele debba essere ammesso all'Eurovision del prossimo anno.

Israele partecipa alla competizione musicale da oltre 50 anni e ha vinto quattro volte. Tuttavia, le richieste di espulsione del Paese si sono intensificate a causa delle azioni del governo di Benjamin Netanyahu a Gaza.

La Spagna è stata la prima delle "Big Five" - i cinque Paesi che versano i maggiori contributi finanziari all'Ebu e che ogni anno ottengono l'accesso immediato alle finali della competizione - a minacciare la propria assenza l'anno prossimo se Israele dovesse essere presente nella formazione.

Si sono impegnati a boicottare l'eurofestival anche l'Irlanda, l'Islanda, la Slovenia e i Paesi Bassi.

Secondo l'emittente olandese Avrotros ci sarebbe stata una "comprovata interferenza da parte del governo israeliano durante l'ultima edizione del concorso canoro, con l'utilizzo dell'evento come strumento politico".

In precedenza, più di 70 ex concorrenti dell'Eurovision avevano firmato una lettera aperta in cui si chiedeva di espellere Israele e la sua emittente nazionale Kan. Anche il vincitore di quest'anno, JJ, ha chiesto che a Israele venga vietato di gareggiare nel 2026.

Sebbene l'Eurovision sia apparentemente apolitico, l'Ebu ha escluso la Russia dalla competizione poco dopo la sua invasione dell'Ucraina nel 2022. Tuttavia, Israele ha continuato a gareggiare negli ultimi due anni nonostante le preoccupazioni internazionali per le sue azioni a Gaza.

L'assemblea generale dell'Ebu che valuterà se ammettere Israele al festival si terrà il 4 e 5 dicembre.

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