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Tour mondiale Vespucci, oltre 3 miliardi di ritorno, Crosetto: “Promozione dell’Italia nel mondo"

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vespucci Diritti d'autore  Steve Helber/AP2000
Diritti d'autore Steve Helber/AP2000
Di Giorgia Orlandi
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Il tour mondiale dell’Amerigo Vespucci ha generato oltre 3 miliardi di euro di ritorno economico, dieci volte superiori all’investimento iniziale. Presentati a Roma i risultati con il ministro della Difesa Guido Crosetto e l’Ammiraglio Enrico Credendino

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Cinque continenti, 53 porti, 33 paesi. Il ritorno economico del tour mondiale dell’Amerigo Vespucci supera ogni aspettativa. Alla presentazione dei risultati, lunedì a Roma, erano presenti anche il ministro della Difesa Guido Crosetto e l’Ammiraglio Enrico Credendino, Capo di Stato Maggiore della Marina Militare.

“Il brand Italia” fa il giro del mondo

Si è svolta presso il Tempio di Venere, nella cornice del Parco archeologico del Colosseo, la conferenza stampa per la presentazione dei risultati economici del progetto Tour Mondiale Vespucci e Villaggio Italia 2023-2025.

Oltre al ministro della Difesa Guido Crosetto, erano presenti il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, la ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli, gli AD di Difesa Servizi S.p.A. e Ninteynine, insieme all’Ammiraglio di squadra Enrico Credendino.

Un viaggio incredibile: quasi 55.000 miglia nautiche percorse, sostenuto da 12 ministeri e dalla Presidenza del Consiglio, con l’obiettivo - come ha spiegato Crosetto - di “portare grazie alla Vespucci, il brand Italia nel mondo”.

Il tour della storica imbarcazione è stato accompagnato dal Villaggio Italia, un vero e proprio expo itinerante dedicato al Made in Italy, che ha attirato oltre 1 milione di visitatori. Un’occasione per far conoscere storia, cultura, gastronomia e bellezze italiane al resto del mondo.

Numeri da capogiro

Obiettivo della conferenza era tradurre in numeri il successo del tour mondiale, che ha generato oltre tre miliardi di euro di ritorno economico: dieci volte superiori rispetto ai 50 milioni investiti.

Non solo: sono stati stimati più di 11.000 nuovi posti di lavoro, con un ritorno mediatico valutato in circa 250 milioni di euro.

Risultati importanti anche sul fronte digitale: 2,5 milioni di follower sui canali social, oltre 30 milioni di accessi alla piattaforma web e 1,31 miliardi di visualizzazioni dei contenuti.

Vespucci World Tour presser
Vespucci World Tour presser Giorgia Orlandi Euronews

Crosetto: “Un’avventura che ha declinato tanti temi”

Dalla disabilità all’inclusione, fino alla gastronomia. Il tour della Vespucci, ha sottolineato il ministro della Difesa, si è fatto portatore di molti temi. “Sono felice del lavoro di squadra che si è creato - ha detto - e che non può finire qui”.

Il sottosegretario Mantovano ha ricordato i momenti più significativi del viaggio: “Dal doppiaggio di Capo Horn, con le difficoltà che ha comportato, ai momenti più dolorosi come la perdita di un membro dell’equipaggio e la lontananza da casa”.

“L’impresa del Vespucci – ha aggiunto – ha rafforzato l’immagine e il prestigio dell’Italia nel mondo, un Paese che spesso fatica a riconoscere il proprio potenziale”.

Il Vespucci negli Stati Uniti nel 2026

Dopo il tour mondiale sono molti i progetti che attendono l’Amerigo Vespucci. “In occasione dei 250 anni della Marina Militare statunitense - ha spiegato Crosetto - vogliamo fare un esperimento a New York, portando un Villaggio Italia che somigli a un padiglione espositivo”.

Un modo, ha aggiunto, per raccontare tutto dell’Italia: “Faremo qualcosa che ci aiuti a creare legami profondi e trasformi quest’ultimo viaggio in un’esperienza ancora più grande rispetto al tour mondiale”.

“Armarsi significa prevenire lo scoppio della guerra”

Il ministro Crosetto ha affrontato anche il tema della difesa, in un momento di tensione crescente tra Russia e Paesi Nato.

La pace si regge su un equilibrio, come ha ricordato il Presidente della Repubblica. Quando esiste un divario e si percepisce l’altro come debole, accade ciò che è successo in Ucraina” ha detto.

“È un equilibrio tra forze, come durante la Guerra Fredda, quando il disarmo tra Stati Uniti e Russia nacque dall’impossibilità di prevalere l’uno sull’altro. Fu questo a garantire un lungo periodo di pace e dialogo”.

Armarsi - ha concluso - significa dimostrare agli avversari che non si cede, prevenendo così lo scoppio di un conflitto. Questo è sempre stato il nostro reale obiettivo”.

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