Festival di Cannes: porte chiuse ai russi? Ecco cosa dice il direttore del festival

A Cannes tutto è pronto per la 75esima edizione del festival del cinema.
Un'edizione che non può ignorare il conflitto tra Russia e Ucraina.
"Abbiamo diffuso un comunicato stampa due mesi fa, proprio all'inizio della guerra, per chiarire la nostra posizione in maniera precisa: nessun delegato russo, membro di organi del governo russo, il quale sta perpetrando la guerra in Ucraina sarà il benvenuto."
"Comprendo benissimo l'idea di un boicottaggio generale che ci è stata proposta , capisco perche ci venga richiesto per lo meno, perche ci sono persone che sono letteralmente sotto i bombardamenti in questo momento, è un paese sotto attacco, un paese che è stato invaso."
Queste le dure parole del direttore del festival Thierry Fremaux il quale ci ha tenuto a ribadire che il Festival ci sarà ma non aprirà le sue porte ai russi .
"Crediamo che, forse proprio perche ¨ci è piu facile, dovremmo fare una distinzione tra i russi che assumono dei rischi per sostenere la linea ufficiale e coloro che vogliono invece denunciare cio che sta accadendo,e ovviamente quest'ultima, è la posizione del festival."
"Vogliamo mostrare supporto assoluto e non negoziabile al popolo ucraino e i suoi rappresentanti."
Al film diretto dal lituano Mantas Kvedaravicius, ucciso dalle forze russe in ucraina il mese scorso, verrà dedicata una proiezione speciale.