Trent'anni senza la voce e le parole di Serge Gainsbourg, "poeta maledetto" della cultura francese

Una foto storica: Serge Gainsbourg e Jane Birkin al Festival del Cinema di Cannes 1974.
Una foto storica: Serge Gainsbourg e Jane Birkin al Festival del Cinema di Cannes 1974. Diritti d'autore Jean Jacques Levy/AP1974
Di Cristiano TassinariEuronews Cultura&Spettacoli
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il 2 marzo 1991 se ne andava Serge Gainsbourg, uno degli artisti più amati di Francia (e non solo). Avrebbe compiuto 63 anni di vita intensa, sregolata, sincera, vissuta fino in fondo. In eredità ci ha lasciato decine di canzoni immortali. E, ora, la sua casa di Parigi diventerà un museo.

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Serge Gainsbourg ci manca già da trent'anni.
Il musicista, cantante, compositore e attore, uno dei più grandi della cultura francese, morì d'infarto il 2 marzo 1991.
Un mese dopo avrebbe compiuto 63 anni.

La casa diventa un museo

E la sua casa di rue de Verneuil a Parigi, diventata un luogo di pellegrinaggio e di omaggio per diverse generazioni di fan, potrebbe finalmente riaprire le sue porte, trent'anni dopo, diventando un museo.

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La casa "dipinta" di Serge Gainsbourg.AP Photo

"Vorrei che non cambiasse nulla di Serge"

Ma Serge Gainsbourg, oggi, potrebbe fare la stessa musica e, soprattutto, con le stesse parole?

Risponde un suo fan sfegatato, Adrien Leroy:
"Spererei davvero che continuasse con la sua stessa vena, magari con un'orchestra. È cosi bello, con tutti gli strumenti... E immagino che lavorare con lui non sarebbe stato così facile per i musicisti, e soprattutto, non dovrebbe cambiare i suoi straordinari testi. Insomma, per me è importante non cambiare".

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Adrien Leroy intervistato davanti alla casa di Serge Gainsbourg.AP Photo

Quarant'anni di carriera e di vita intensa

Perché una tale venerazione, perché una tale influenza su generazioni di artisti in Francia, ma anche in Stati Uniti e in Giappone?
Il "poeta maledetto" ha sempre il suo fascino.

➡️ Per saperne di più: Serge Gainsbourg, genio e passione

Durante i suoi quarant'anni di carriera, dal timido Serge dei caffè-teatro è diventato il provocatorio, decadente e divo Gainsbourg.
Tanta acqua è passata sotto i ponti, della sua arte e della sua vita...

Un divo, già. Ma soprattutto un artista vero, innamorato della vita.

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Il murales della sua canzone più famosa.AP Photo

Canzoni immortali

Serge Gainsbourg ha inventato per sé, ma anche per gli altri, alcune decine di canzoni-capolavoro, che sono diventate eterne, immortali. A cominciare, ça va sans dire, dalla storica "Je t'aime...moi non plus" con Jane Birkin.

BOB DEAR/1971 AP
Serge a Jane, a Londra, nel 1971.BOB DEAR/1971 AP

Sempre in anticipo sui tempi e fuori dalla musica del suo tempo, l'artista Serge Gainsbourg brilla ancora.
Trent'anni dopo.

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