"Be Natural": la storia sconosciuta della madre del cinema

"Be Natural": la storia sconosciuta della madre del cinema
Di Paola Cavadi

Per la prima volta, un documentario racconta la storia quasi del tutto sconosciuta di Alice Guy-Blachè, la prima vera donna regista e produttrice cinematografica dimenticata e cancellata dalla storia nonostante abbia mosso i primi passi contemporaneamente ai ben piu' noti fratelli Lumière.

Alice- Guy Blachè. Il suo nome non dice niente ai piu', nulla in confronto a quello dei fratelli Lumiere, passati alla storia per aver inventato il cinematografo. Eppure, è stata la prima, e forse l'unica donna regista che a cavallo dei due secoli, abbia prodotto i suoi film, oltre 1000, raccontando le prime storie con audio sincronizzato e, poi, con l'aiuito dei primissimi colori. Il suo nome è sparito dalla storia del cinema, ma oggi torna alla ribalta nel documentario firmato da Pamela Green e prodotto da Jodie Foster "Be Natural - la storia mai raccontata prima di Alice Guy-Blachè".

"A Hollywood le donne regista sono solo i 4% - afferma Pamela Green alla prima del film a Los Angeles - è una sfida per tutte le donne, perchè ce ne sono tante a cui si deve solo dare un'opportunità. Penso che storie come quella di Alice Guy Blanchè aiutino. Piu' documentiamo, registriamo e mostriamo donne che hanno contributo alle origini del cinema e alla sua storia, prima colmeremo quel gap di genere e otteremo la parità. Almeno lo spero".

La sera del 28 dicembre del 1895 Alice era in sala quando i francesi assistettero attoniti alla prima proiezione cinematografica della storia. E' cosi che, pochi mesi dopo, inizio' a produrre i suoi film. Ne giro' centinaia, sarà lei la prima vera regista degli studi Gaumont (che la assume inizialmente come segretaria), sarà lei ad andarsene negli Stati Uniti, a fondare una casa di produzione sua, i Solax Studios, capaci di competere al livello mondiale prima che Hollywood prenda il sopravvento. E' a lei che dobbiamo, senza saperlo, la tecnica del primo piano, l'audio sincronizzato e il colore.

La voce narrante del documentario, che ricostruisce la vita di Alice come se un detective ne raccogliesse le tracce nascoste, è di Jodie Foster: "Moltissime persone mi chiedono: cosa bisogna fare per convincere le donne a realizzare i grandi successi dibotteghino o le grandi serie? Non so se la cosa mi interessi davvero in questi termini, voglio dire che io voglio davvero che le donne facciano il lavoro a cui tengono, e che facciano un lavoro che muova l'industria del cinema, e che ci faccia crescere tutti artisticamente".

Andati distrutti quasi del tutto, i film di Alice sono stati recuperati e restaurati, grazie a un lavoro scrupoloso e delicatissimo, grazie alla collaborazione di case di produzione, archivi e musei in diverse parti del mondo.

Già nelle sale degli Stati Uniti, il documentario sulla storia della prima regista cinematografica della storia, arriverà in Europa alla fine dell'anno.

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