Debutto di successo del nuovo direttore creativo di Lanvin Bruno Sialelli
Alla Settimana della moda di Parigi Courrèges ha confermato la sua nuova vita "eco". L'arrivo di Yolanda Zobel ha dato via alla rivoluzione che ha archiviato la plastica, materiale cult della maison fondata negli anni Sessanta, che ha fatto stile con le sue minigonne e gli stivali bianchi. Si guarda al futuro ora con tessuti che non inquinano, su cui trionfa immancabilmente il disegno geometrico.
Attesissima la collezione di debutto del nuovo direttore creativo di Lanvin, Bruno Sialelli, francese di origini italiane. Relativamente sconosciuto e di soli 31 anni, si è trovato al vertice della più antica casa sartoriale francese, nata nel 1889, che stava per scomparire. Nel 2015, infatti, dopo il licenziamento di Alber Elbaz, che aveva portato 14 anni di successi alla maison, avevano avuto vita breve i suoi successori.
A giudicare dagli applausi che hanno risuonato tra i muri in pietra del museo Cluny di arte medievale, che ha ospitato la sfilata, lo stilista ha vinto la sua sfida. Apprezzato il coraggio della sua linea "Pellegrini mistici", che si ispira ai viaggi di Jeanne Lanvin, sapiente mix di tessuti diversi e tanto folclore.