Kolbe: il sacrificio e la memoria diventano film in 3D

Kolbe: il sacrificio e la memoria diventano film in 3D
Di Euronews
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Nel cuore di Città del Messico esperti di animazione in 3D ridanno vita allo splendore di San Massimilano Kolbe, eroe della seconda guerra mondiale

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Nel cuore di Città del Messico esperti di animazione in 3D ridanno vita allo splendore di San Massimilano Kolbe, eroe della seconda guerra mondiale. Il sacerdote polacco offri’ la sua vita in cambio di quella di un padre di famiglia, suo compagno di prigionia ad Auschwitz.

Col titolo “Max and Me” il film è all’inizio. Il testo è dello statunitense Bruce Morris (Disney). L’attore polacco Piotr Adamczyk, già interprete di Papa Giovanni Paolo II darà voce al personaggio.

Piotr Adamczyk, attore: “La vita di Massimiliano Kolbe è un testamento per l’umanità. In uno dei luoghi più atroci in cui i tedeschi, o i nazisti, hanno mostrato una efferata crudeltà dimostro’ che c‘è sempre spazio nella nostra anima, nel nostro cuore per un amore sconfinato. L’amore vince tutto, questo è ciò che diceva ed è questo il senso del nostro film”.

Prigioniero del lager Kolbe assistette al tentativo di fuga di un sergente polacco poi condannato a morte. Kolbe si offri’ di morire al posto del condannato che era un padre di famiglia cosi’ venne ucciso il 14 agosto 1941 con una iniezione di acido fenico dopo essere stato lasciato per giorni senza cibo. Kolbe è stato proclamato Santo da Papa Wojtyla nel 1982.

Piotr Adamczyk, attore: “Come polacco sono personalmente molto felice dell’uscita di questo film che rende piu’ comprensibile la difficile storia del mio paese”.

La casa produttrice messicana Dos Corazones produce film sulla fede. Il direttore Pablo Jose Barroso si è ispirato al modello di evangelizzazione di Giovanni Paolo II.

“Max and Me” trae spunto dall’incontro fra un DJ ribelle e un uomo anziano che adopera la storia di Kolbe per insegnare al giovane il valore dell’amore e del sacrificio.

La duttilità dell’animazione schiude territori spirituali che a volte la cinematografia tradizionale rischia di non illustrare cosi’ precisamente.

Pablo José Barroso, produttore: “A poco a poco abbiamo pensato come doveva essere l’azione e l’animazione ma soprattutto dovevamo raccontare la storia reale di questo sacerdote che è stato una persona esemplare; dedico’ tutto il suo tempo a diffondere il vangelo in modo alternativo e adesso che questa nuova evangelizzazione è in voga mi sembra che lui sia stato un precursore nel suo tempo”.

“Max and Me” uscirà nelle versioni inglese, polacca e spagnola nella giornata mondiale della gioventu’ prevista a Cracovia nel 2016.

Biografia di Padre Kolbe:
Massimiliano Maria Kolbe nasce nel 1894 a Zdunska-Wola, in Polonia. Entra nell’ordine dei francescani e, mentre l’Europa si avvia a un secondo conflitto mondiale, svolge un intenso apostolato missionario in Europa e in Asia. Ammalato di tubercolosi, Kolbe dà vita al «Cavaliere dell’Immacolata», periodico che in pochi anni raggiunge una tiratura di milioni di copie. Nel 1941 è deportato ad Auschwitz. Qui è destinato ai lavori più umilianti, come il trasporto dei cadaveri al crematorio. Nel campo di sterminio Kolbe offre la sua vita di sacerdote in cambio di quella di un padre di famiglia. Viene ucciso il 14 agosto 1941. Giovanni Paolo II lo ha chiamato «patrono del nostro difficile secolo». La sua figura si pone al crocevia dei problemi emergenti del nostro tempo: la fame, la pace tra i popoli, la riconciliazione, il bisogno di dare senso alla vita e alla morte nel dramma della modernità.

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