Kristine Opolais: icona, autentica, della lirica

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Di Euronews
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Il soprano lettone è una straordinaria Tatyana nell’ "Evgenij Onegin" di Čajkovskij. Ritratto di una star internazionale.

Ritorno sulle scene dell’Opera di Stato della Baviera di “Evgenij Onegin” di Čajkovskij. Nel ruolo dell’infelice Tatyana il soprano lettone Kristine Opolais, interprete intensa, donna di energica bellezza e personaggio di disarmante genuinità. L’abbiamo incontrata a Monaco, per un’intervista nello splendido foyer del teatro di cui è oggi una beniamina.

“Io però non sono Tatyana, ci dice Kristine. candidamente. Non sono quel tipo di donna calma, timida, anzi, non mi sono mai trovata in una situazione del genere in vita mia… So che non dovrei dire nulla di negativo su di me ma è certo che a quattordici, quindici anni ero sempre innamorata e ogni settimana pensavo che sarebbe stato per sempre, ma poi passava. È difficile paragonarmi a Tatyana, anche se adesso, da quando sono madre e moglie, mi sento molto più vicino a lei.”

Donna volitiva, artista appassionata, Kristine si dice oltranzista in tutto. “Sono fatta così. Sono per il tutto o niente! Lo so, ovviamente, che non è una bella cosa, che il giusto sta sempre nel mezzo, ma sono nel mezzo della ricerca di una via di mezzo!”

“Sono piena di passione – continua -, e la passione è sempre con me dal momento in cui salgo sul palcoscenico, ne tremo, quasi. Per me ogni spettacolo potrebbe essere l’ultimo. È con questa idea che vado in scena: come se fosse l’ultima volta. A Monaco, che ormai è la mia città, dove mi sono trasferita, devo impegnarmi a fondo per ottenere la simpatia del pubblico, ma quando succede sono così felice! E mi sento come se avessi vinto un premio, perché mi sembra di aver conquistato il loro cuore… è una sensazione davvero speciale!”

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