I mercatini di Natale trainano turismo ed economia locale: la spesa dei visitatori in Europa cresce fino al 52 per cento in tre anni. Ecco le città con gli aumenti maggiori
Tra chalet di legno, decorazioni luminose e profumo di vin brulé, i mercatini di Natale europei attirano ogni inverno milioni di visitatori. Oltre all’atmosfera festosa, questi eventi offrono occasioni di socialità, intrattenimento e shopping, diventando un appuntamento fisso per residenti e turisti.
Accanto alle bancarelle tradizionali, molte città propongono attrazioni ad alto tasso di adrenalina, come ruote panoramiche giganti e giostre spettacolari, che contribuiscono ad ampliare l’offerta e ad aumentare la permanenza dei visitatori.
Il ruolo dei mercatini nello sviluppo del turismo urbano
Per molte città europee, i mercatini natalizi non rappresentano solo una tradizione culturale, ma anche un potente motore economico. L’aumento della spesa in cibo, bevande e regali contribuisce in modo diretto alla crescita del turismo stagionale e al sostegno delle attività locali.
Secondo un’analisi di Visa condotta su 20 mercati turistici europei, la spesa dei visitatori è cresciuta in media del 15 per cento all’anno dal 2022.
Spesa in forte aumento dal 2022 al 2025
In termini concreti, ciò significa che una spesa media di 100 euro nel 2022 è salita a circa 115 euro nel 2023 e a 133 euro nel 2024. Anche nel 2025, i livelli di spesa risultano superiori rispetto al periodo precedente alla stagione natalizia.
Visa prevede che questa tendenza positiva continuerà fino alla fine delle festività del 2025. Se il tasso medio annuo del 15 per cento verrà mantenuto, i 100 euro spesi nel 2022 potrebbero arrivare a circa 152 euro nel 2025, con un aumento complessivo del 52 per cento in tre anni.
Francoforte e Colonia in testa alla crescita
Secondo i dati Visa, le città che hanno registrato la crescita media più elevata nella spesa dei mercatini invernali sono Francoforte e Colonia, entrambe in Germania.
Francoforte guida la classifica con un aumento medio del 45 per cento, mentre Colonia segue con il 35 per cento.
In pratica, una spesa di 100 euro nel 2022 a Francoforte è salita a 145 euro nel 2023 e ha raggiunto circa 210 euro nel 2024, riflettendo una crescita annua composta molto sostenuta.
Le altre città con aumenti significativi
Dopo le città tedesche, si posizionano Strasburgo con una crescita del 30 per cento e Cracovia con il 25 per cento. Anche Monaco, Budapest e Copenaghen hanno mostrato performance solide, ciascuna con un incremento medio del 20 per cento.
Completano la top 10 Lille e Norimberga, entrambe con il 15 per cento, e Basilea con il 10 per cento.
Pagamenti digitali e spesa transfrontaliera
Secondo Claudio di Nella, responsabile di Visa Consulting and Analytics Europe, i mercatini di Natale stanno generando una spesa transfrontaliera sempre più rilevante, sostenendo le imprese locali in un periodo cruciale dell’anno.
Un ruolo centrale è svolto dai pagamenti digitali, che permettono ai visitatori di acquistare in modo semplice e sicuro, sia nei mercati locali sia durante i viaggi all’estero.
Le città più visitate e il boom dei turisti internazionali
In termini di volumi di transazioni, Praga, Cracovia e Budapest figurano tra i mercatini più frequentati, con decine di migliaia di visitatori al giorno tra novembre e dicembre.
Per quanto riguarda i visitatori internazionali, Strasburgo ha registrato l’aumento più marcato su base annua, con oltre il 45%, seguita da Lille con quasi il 40% e Francoforte con circa il 35%.
Le 20 città analizzate da Visa
L’analisi di Visa prende in esame 20 città in 14 Paesi europei. I mercatini inclusi sono quelli di Basilea, Bratislava, Bruges, Bruxelles, Budapest, Colonia, Copenaghen, Edimburgo, Göteborg, Francoforte, Cracovia, Lille, Monaco, Norimberga, Praga, Riga, Stoccolma, Strasburgo, Tallinn e Vienna.
Mercatini di Natale e lavoro stagionale
Oltre al turismo, i mercatini natalizi generano un forte aumento dell’occupazione stagionale. Secondo la piattaforma di reclutamento Indeed, nel Regno Unito le ricerche di lavoro legate ai mercatini e ai ruoli stagionali hanno raggiunto il livello più alto all’inizio di ottobre 2025, il dato più elevato dal 2018.
Gli annunci di lavoro stagionali rappresentano normalmente meno dello 0,3 per cento del totale, ma questa quota supera spesso l’1 per cento nel periodo che precede il Natale. Tendenze simili si osservano anche in molti altri Paesi europei.