Il Natale si trasforma in esperienza: mercatini, presepi, treni storici e luminarie guidano milioni di ricerche e raccontano un nuovo modo di viaggiare, più lento e autentico
C’è un momento dell’anno in cui il viaggio smette di essere solo una destinazione e diventa atmosfera. Profuma di vin brulé, risuona di passi sui ciottoli illuminati, scorre lento fuori dal finestrino di un treno d’epoca. È il Natale, che nel 2025 torna a far muovere gli italiani con un desiderio preciso: vivere esperienze che parlino di identità, bellezza e semplicità.
A raccontarlo è il nuovo Studio dell’Osservatorio Telepass, che analizza le ricerche online dedicate al turismo natalizio dal 2023 al 2025. I numeri parlano chiaro: oltre 4,9 milioni di ricerche tra gennaio e ottobre 2025, in crescita rispetto all’anno precedente. Ma più dei volumi, colpisce la direzione del desiderio: viaggi brevi, facilmente raggiungibili, costruiti attorno a eventi simbolo.
Mercatini di Natale: piccoli viaggi, grandi emozioni
I mercatini di Natale restano l’immagine più potente dell’inverno che invita a partire. Con oltre 1,7 milioni di ricerche, sono il primo motore del turismo natalizio. Bolzano, Trento, Merano e Verona continuano a essere certezze rassicuranti: destinazioni dove il Natale è una promessa mantenuta, anno dopo anno.
Ma il fascino cresce anche altrove. Arezzo, Padova, Levico Terme e il Lago di Garda conquistano spazio grazie a format curati e a un dialogo sempre più stretto tra mercatini, centri storici e vita culturale. E poi ci sono le fughe oltreconfine: Strasburgo, Colmar, Monaco, Cracovia, perfette per un city break che profuma d’Europa e di luci accese al tramonto.
Presepi: quando la tradizione diventa viaggio
Il Natale è anche racconto, e i presepi tornano a essere protagonisti. Le ricerche crescono di oltre +18 per cento, segno di un bisogno di autenticità che va oltre la semplice visita. Napoli, con San Gregorio Armeno, resta un punto magnetico, sempre più vissuto come destinazione a sé, capace di attrarre flussi dedicati.
Ma la sorpresa arriva dai territori: Matera, Manarola, Caltagirone, Custonaci, Ossana, Tricase. Qui il presepe non è più un singolo allestimento, ma un’esperienza diffusa che coinvolge borghi interi, paesaggi inaspettati, dal mare alle montagne. Il viaggio diventa immersione, scoperta lenta, racconto condiviso.
Treni di Natale: il lusso del tempo lento
C’è poi un modo di viaggiare che affascina sempre di più: quello che rallenta. I treni di Natale crescono anno dopo anno e nel 2025 confermano un trend solido. La Transiberiana d’Abruzzo è l’icona assoluta: un viaggio che è già destinazione, tra neve, silenzi e panorami d’inverno.
Chi cerca questi treni non si accontenta più dell’idea: vuole orari, tappe, biglietti, vuole partire davvero. E località come Sulmona e Roccaraso diventano luoghi da vivere, non solo da attraversare. Il lusso, qui, è il tempo che scorre piano.
Luci di Natale: città che si accendono
Anche le luminarie raccontano un Natale che invita a uscire, a muoversi, a passeggiare. Le ricerche crescono del +10 per cento, soprattutto dove le luci non sono solo decorazione, ma progetto urbano. Verona, Padova, Arezzo e il Lago di Garda dimostrano come un centro storico illuminato possa diventare una destinazione serale, un motivo per partire anche solo per una notte.
Dietro questo nuovo modo di viaggiare c’è un’esigenza chiara: facilità di movimento. Il turismo natalizio premia le destinazioni accessibili, dove l’esperienza inizia prima dell’arrivo. In questo scenario, la mobilità integrata diventa parte del racconto: spostamenti fluidi, parcheggi semplici, pagamenti digitali, combinazioni auto e treno.
Perché il Natale, oggi, non è solo un luogo da raggiungere. È un percorso fatto di luci, attese e piccoli viaggi che sanno ancora sorprendere.