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Banche, UniCredit comunica utili record nel terzo trimestre anche grazie a controllo di Commerzbank

FILE - Una foto di archivio del dicembre 2016 mostra l'ingresso della torre UniCredit nel quartiere degli affari di Porta Nuova a Milano, Italia.
FILE - Una foto di archivio del dicembre 2016 mostra l'ingresso della torre UniCredit nel quartiere degli affari di Porta Nuova a Milano, Italia. Diritti d'autore  AP Photo
Diritti d'autore AP Photo
Di Una Hajdari & Gabriele Barbati
Pubblicato il
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Gli azionisti di UniCredit si preparano a un utile netto di oltre il 10 per cento nel 2025, la metà per gli azionisti. Contano la strategia europea della banca, che però affronta l'incognita del contributo richiesto dall'Italia per la finanziaria

Il gruppo bancario italiano UniCredit ha comunicato giovedì di avere conseguito un utile netto di 2,6 miliardi di euro nel terzo trimestre del 2025, superiore rispetto alle stime e in crescita del 12,9 per cento da inizio anno.

"UniCredit ha conseguito un'altra serie di risultati record, con ricavi netti in crescita dell'1,2% e costi in calo dello 0,1% rispetto allo scorso anno", ha dichiarato l'amministratore delegato (ad) Andrea Orcel in un comunicato.

Nei primi nove mesi del 2025 gli utili netti della banca sono stati di 8,7 miliardi di euro, in linea con l'obiettivo della banca di oltre 10 miliardi, di cui quasi la metà in dividendi per gli azionisti, e di 11 nel 2027.

"Questi risultati riflettono un'esecuzione disciplinata e sono fiducioso che continueremo a costruire un valore sostenibile per tutti gli stakeholder", ha dichiarato Orcel.

Perché è importante l'utile di Unicredit

I risultati della banca italiana sono significativi in un settore che, a livello europeo, deve far fronte alla bassa crescita, alle pressioni degli investitori e agli ostacoli normativi.

I dati sulla crescita dei ricavi e del controllo dei costi e le basse svalutazioni del credito di UniCredit suggeriscono una salute dell'istituto non comune. La posizione patrimoniale e i rendimenti per gli azionisti indicano inoltre che la banca è in grado di gestire il rischio e di ricompensare gli investitori.

Mentre le banche europee stanno soffrendo la riduzione dei margini e la scarsa domanda di prestiti, UniCredit ha reso noto un cost-income ratio pari al 37 per cento nel terzo trimestre, vale a dire un rapporto più che efficiente tra costi e proventi operativi.

La forza di Unicredit va analizzata anche nell'ottica delle strategie finanziarie e del conteso politico in Italia e in Europa.

Sebbene generi il 44 per cento del proprio giro d'affari a casa**,** la banca italiana si è lanciata nell'acquisizione della tedesca Commerzbank, dove è salita a una quota del 26 per cento incontrando una forte opposizione da parte del governo di Berlino.

"Abbiamo fatto un investimento, l'abbiamo fatto al momento giusto, tiriamo fuori un 20 per cento di ritorno da quell'investimento e quindi aspettiamo", ha dichiarato l'ad Orcel su Commerzbank al canale Cnbc.

La grande crescita degli utili sembra anche confermare la proposta del governo di Roma di coprire parte della prossima finanziaria con fondi forniti da istituti bancari e assicurativi, in ragione proprio dei margini eccezionali di crescita registrati dopo la pandemia.

Tali contributi sono stati definiti volontari nella manovra presentata dal ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti e dovrebbero ammontare a circa 4,5 miliardi su 18 miliardi totali di bilancio per il prossimo anno.

Una dei tre partiti della maggioranza della premier Giorgia Meloni però, Forza Italia guidata da vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, si è finora fatto portatore dei dubbi e delle resistenze manifestati dal mondo bancario e finanziario.

In questo senso Orcel si è detto tranquillo, ha riportato il Corriere della Sera. "Unicredit riesce sempre ad assorbire e ad aggiustarsi per assorbire shock che arrivano da tutte le direzioni, noi i conti li faremo quando avremo i numeri definitivi", ha dichiarato l'ad della banca, "per ora credo sia prematuro a parlarne perché ci sono ancora discussioni e finché ci sono discussioni fare speculazione non serve a molto".

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