I timori di un'escalation della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina permangono dopo che il presidente americano Donald Trump ha imposto alla Cina una tariffa del 125%, oltre ai dazi esistenti del 20%. Borse europee in leggero rialzo venerdì mattina
I mercati europei hanno aperto in leggero rialzo venerdì mattina, mentre i titoli hanno cercato di recuperare alcuni guadagni alla fine di una settimana molto volatile, scossa dalla guerra commerciale innescata da Donald Trump.
L'indice britannico FTSE 100 era in rialzo dello 0,5% alle 9:45 CEST, mentre l'indice tedesco DAX era in rialzo dello 0,6%. Anche l'indice francese CAC 40 è avanzato dello 0,8%, mentre l'indice STOXX 600 è salito dello 0,4%.
British American Tobacco, HSBC e Barclays hanno registrato guadagni all'inizio di venerdì, mentre Getinge B e Zurich Insurance Group sono stati tra i principali perdenti.
Tuttavia, le ansie del mercato sono rimaste, nonostante il recente annuncio del presidente statunitense Donald Trump di una pausa di 90 giorni sulle cosiddette tariffe "reciproche". Gli investitori restano nervosi per i dazi spropositati imposti dagli Stati Uniti alla Cina.
Mercati dell'Asia-Pacifico nella notte
I titoli dell'Asia-Pacifico sono rimasti indietro giovedì, a causa delle preoccupazioni degli investitori per ulteriori ritorsioni tariffarie da parte di Stati Uniti e Cina.
Il Nikkei 225, l'indice di riferimento del Giappone, ha chiuso venerdì in ribasso di quasi il 3%, a 33.585,58.
L'indice cinese Shanghai Composite era in rialzo dello 0,5% alla chiusura del mercato, venerdì, a 3.238,23.
L'indice Hang Seng di Hong Kong, invece, ha registrato un guadagno dell'1,6% intorno alle 9:45 CEST di venerdì.
L'australiano S&P/ASX 200 è sceso dello 0,8% a 7.646,50, mentre il Kospi della Corea del Sud è sceso dello 0,5% venerdì.
Mercati Usa - Prezzi di chiusura di giovedì
I titoli statunitensi hanno chiuso in rosso giovedì, poiché gli investitori si preoccupano che l'escalation della guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti possa potenzialmente portare a un rallentamento dell'economia.
L'indice S&P 500 ha chiuso in ribasso del 3,5%, mentre l'indice Nasdaq 100 ha perso il 4,2%. Anche l'indice Dow Jones Industrial Average ha chiuso in calo del 2,5% giovedì.
Società come CarMax, United Airlines, Microchip e Monolithic hanno registrato i maggiori cali, mentre Boeing, General Motors e Chevron hanno subito perdite minori.
Materie prime e valute
Per quanto riguarda le materie prime, il greggio statunitense è salito di circa l'1% a 60,9 dollari al barile venerdì mattina, mentre il greggio Brent è salito dell'1,1% a 64,1 dollari al barile.
D'altro canto, l'oro è salito di oltre l'1% nella mattinata di venerdì, in leggero calo rispetto ai massimi storici. Il metallo prezioso ha inoltre registrato un guadagno del 5,5% su base settimanale.
La coppia EUR/USD è aumentata dell'1,4% venerdì mattina, mentre la coppia EUR/GBP è salita dello 0,8%.