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Guerra commerciale, la Cina risponde a Trump: dazi al 125% su merci Usa

Il Presidente cinese Xi Jinping partecipa a un incontro bilaterale con il Primo Ministro spagnolo Pedro Sanchez, non visto, presso la Diaoyutai Guest House a Pechino, Cina. 11 aprile 2025.
Il Presidente cinese Xi Jinping partecipa a un incontro bilaterale con il Primo Ministro spagnolo Pedro Sanchez, non visto, presso la Diaoyutai Guest House a Pechino, Cina. 11 aprile 2025. Diritti d'autore  AP/Pool EPA/ANDRES MARTINEZ CASARES
Diritti d'autore AP/Pool EPA/ANDRES MARTINEZ CASARES
Di Eleanor Butler
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Pechino risponde alla decisione degli Stati Uniti di aumentare i dazi. Il ministero delle Finanze ha però detto che la Cina non aumenterà le tariffe doganali ulteriormente

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Nuova riposta della Cina al nuovo aumento dei dazi da parte di Donald Trump. Pechino incrementerà le tariffe doganali su tutte le merci statunitensi al 125 per cento a partire dal 12 aprile, rispetto all'84 per cento imposto finora.

Il nuovo aumento corrisponde ora al cosiddetto livello "reciproco" imposto dagli Stati Uniti sulle importazioni cinesi, anche se Pechino ha dichiarato che non aumenterà ulteriormente.

"Anche se gli Stati Uniti continueranno a imporre tariffe più alte, non avranno più senso economico e diventeranno una barzelletta nella storia dell'economia mondiale", ha dichiarato il ministero delle Finanze in un comunicato.

"All'attuale livello tariffario, non c'è accettazione di mercato per le merci statunitensi esportate in Cina. Se gli Stati Uniti continueranno a giocare con i numeri delle tariffe, la Cina li ignorerà. Tuttavia, se gli Stati Uniti insisteranno nel continuare a violare in modo sostanziale gli interessi della Cina, quest'ultima contrattaccherà risolutamente e combatterà fino alla fine", ha proseguito.

La Cina intenta una causa contro gli Stati Uniti al Wto

La Cina ha intentato una causa contro gli Stati Uniti presso la World trade organization (l'Organizzazione mondiale del commercio) dopo che giovedì Washington ha emesso un ordine esecutivo, annunciando un ulteriore aumento dei cosiddetti "dazi reciproci" imposti sui prodotti cinesi esportati negli Stati Uniti, che sommandosi alle tariffe doganali già in vigore raggiungono il 145 per cento.

Il portavoce del ministero del Commercio cinese ha dichiarato che le misure fiscali statunitensi sono tipiche pratiche unilaterali di bullismo e coercizione, che violano gravemente le regole della Wto e minano seriamente il sistema commerciale multilaterale basato sulle regole e l'ordine economico e commerciale internazionale.

"La Cina difenderà fermamente i propri diritti e interessi legittimi e salvaguarderà con fermezza il sistema commerciale multilaterale e l'ordine economico e commerciale internazionale. Esortiamo gli Stati Uniti a correggere immediatamente le loro pratiche sbagliate e ad annullare tutte le misure tariffarie unilaterali contro la Cina”, ha dichiarato il portavoce.

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