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Direttrice Fmi Georgieva: "Eurozona ha gli strumenti per una maggiore crescita se impara dagli Usa"

Il presidente di Singapore, la direttrice generale del Fondo monetario internazionale e la presidente della Banca centrale europea
Il presidente di Singapore, la direttrice generale del Fondo monetario internazionale e la presidente della Banca centrale europea Diritti d'autore  Markus Schreiber/Copyright 2025 The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Markus Schreiber/Copyright 2025 The AP. All rights reserved
Di Eleanor Butler
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La direttrice del Fondo monetario internazionale, Kristalina Georgieva, è intervenuta a Davos nel corso di una tavola rotonda insieme alla presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde

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"L'eurozona dovrebbe guardare agli Stati Uniti se vuole competere più efficacemente per gli investimenti globali, ha dichiarato venerdì la direttrice generale del Fondo monetario internazionale (Fmi), Kristalina Georgieva.

"Gli Stati Uniti hanno una cultura della fiducia. L'Europa ha una cultura della modestia", ha dichiarato Georgieva. "Il mio consiglio ai miei colleghi europei è: più fiducia".

Georgieva è intervenuta a un panel durante l'incontro annuale del World Economic Forum a Davos, in Svizzera, insieme a leader come Christine Lagarde, presidente della Bce.

"Il mondo sta cambiando molto rapidamente e stiamo vivendo un'enorme trasformazione tecnologica", ha continuato Georgieva.

"Il capitale deve avere le gambe lunghe e andare dove farà la differenza. E se i Paesi vogliono progredire, devono essere molto aggressivi nell'aprire opportunità per l'imprenditorialità".

"Un'area di miglioramento nell'Ue è il progresso verso un mercato unificato", ha detto la direttrice del'Fmi, perché renderebbe più facile la competizione con gli Stati Uniti.

Attualmente, la frammentazione del capitale nell'eurozona rende più difficile per gli investitori assicurarsi i finanziamenti, rispetto alla struttura più snella degli Stati Uniti.

Le leggi specifiche dei singoli Paesi ostacolano gli investimenti transfrontalieri e costringono le imprese a dipendere maggiormente dalle banche, piuttosto che dagli investitori privati, per ottenere prestiti.

Le ultime prospettive economiche dell'Fmi prevedono una crescita globale del 3,3 per cento nel 2025.

Il gruppo prevede una crescita del 2,7 per cento negli Stati Uniti e dell'1 per cento nell'eurozona.

Cosa ha detto Christine Lagarde a Davos

Christine Lagarde ha sottolineato che l'Eurozona dispone di "un'enorme quantità di talenti" e di "un'enorme quantità di risparmi".

Con una nota di ottimismo, ha ribadito il messaggio che l'inflazione sta scendendo così come i tassi di interesse, migliorando la fiducia delle imprese e dei consumatori nella regione.

La presidenza di Trump, ha proseguito, potrebbe offrire "grandi opportunità" all'eurozona.

Il congelamento dei sussidi Ira negli Stati Uniti potrebbe attirare capitali e talenti oltreoceano.

Lagarde ha tuttavia aggiunto di essere "realista" sulle sfide che attendono l'Eurozona, in particolare sui progressi in materia di unione bancaria e unione dei mercati dei capitali.

Ha aggiunto che i politici devono fare di più per affrontare la burocrazia eccessiva che ostacola l'attività delle imprese.

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