Conte, Macron e altri sette leader scrivono una lettera a Bruxelles, nonostante il muro tedesco
La crisi causata dalla pandemia di Covid-19 ha riacceso un lungo dibattito tra i paesi dell'Unione europea sulla solidarietà finanziaria. I leader di nove Stati membri, tra i quali Giuseppe Conte, hanno scritto una lettera congiunta, in vista del vertice europeo di giovedì, chiedendo misure di sostegno, tra cui "uno strumento di debito comune", una sorta di Coronabond. Oltre che dall’Italia, la lettera indirizzata a Bruxelles è firmata da Spagna, Francia, Portogallo, Slovenia, Grecia, Irlanda, Belgio e Lussemburgo. Tra i firmatari non figura la Germania, da sempre ostile a questo tipo di piani. L'opposizione di Berlino è stata rafforzata poche ore fa dal ministro dell'Economia tedesco, Peter Altmeier.
Nel frattempo l’Eurogruppo ha discusso la possibilità di introdurre i Coronabond, nel corso della sua ultima riunione tenutasi in video conferenza martedì.
La richiesta di un sistema di Eurobond, in cui i Paesi avrebbero garantito il debito per stabilizzare le economie fragili, si è manifestata durante il crollo finanziario della Grecia. La pressione sta tornando a crescere, ma la Germania e gli altri Paesi del nord restano fermi sulle proprie posizioni.